Protagonisti della trama di Io sono Farah sono Farah Erşadi, interpretata da Demet Özdemir, e suo figlio Kerimşah. Insieme al bambino, la donna di 28 anni vive a Istanbul ormai da tempo. Di origini iraniane, è fuggita dal suo Paese sei anni prima e ha iniziato a viaggiare per raggiungere la Francia. Una volta giunta in Turchia, però, ha scoperto di essere incinta e così ha deciso di stabilirsi lì. Ha iniziato a lavorare illegalmente come donna delle pulizie per un gangster, Tahir Lekesiz. Mentre inizia a legarsi a quest’ultimo, scopriamo che Kerimşah è malato. Il bambino soffre di una grave e rara malattia. Vediamo insieme quale.
Io sono Farah trame: il figlio è malato, cosa dicono le anticipazioni turche
Sin dall’inizio esce fuori che Kerimşah è malato. Sua mamma Farah, fuggita dall’Iran, vive una vita da latitante. Dopo la nascita del bambino, la donna ha scoperto che soffre di una malattia rara. Per guadagnarsi da vivere, la 28enne ha iniziato a lavorare illegalmente come donna delle pulizie a Istanbul per Tahir Lekesiz, un gangster. Ma ecco che proprio mentre sta lavorando si ritrova ad assistere all’omicidio di un poliziotto, commesso dalla mafia. Tahir dovrebbe eliminarla e si ritrova a decidere il destino di Farah e Kerimşah. La donna lo implora di non farlo, in quanto deve prendersi cura del figlio, raccontando che in Turchia svolgere il lavoro di chirurgo.
Per il bambino non è solo una madre, ma anche un medico. Infatti, Kerimşah ha la PID, conosciuta in Turchia come la rara “malattia congenita del palloncino”. Questo ciò che riportano le anticipazioni turche. Sebbene sia fedele al suo capo, che gli ha salvato la vita e lo ha cresciuto, Tahir decide di non uccidere Farah. Una situazione inaspettata per lui, che solitamente porta a termine i suoi compiti. Ebbene possiamo anticipare che tra i due nasce una relazione, fino ad arrivare a un finale frettoloso della serie TV. Intanto, nel corso degli episodi, vedremo che Farah è una madre molto attenta, che è disposta a tutto pur di tenere in sicurezza suo figlio. Più volte, però, si ritrova ad affrontare situazioni davvero pericolose.