Dal 10 settembre 2025 è disponibile su Netflix Las Muertas. Si tratta di una serie TV basata sul romanzo scritto da Jorge Ibarguengoita, che racconta la storia vera di quattro sorelle messicane, note come Las Poquianchis. Ebbene queste donne sono state responsabili della morte di 90 persone. La natura ironica delle sorelle, i loro conflitti interni e la capacità di assolversi da loro peccati rendono i loro crimini unici. Vittime di abusi durante la loro infanzia, sono cresciute con tanta rabbia e folli idee. Infatti, è terrificante il modo in cui queste donne si sono spinte per affermarsi e guadagnare bene. Ma vediamo insieme qual è la storia vera e cos’è successo poi alle quattro sorelle Gonzalez Valenzuela.
Las Muertas storia vera: cosa facevano le sorelle Gonzalez Valenzuela
La più grande tra le sorelle Gonzalez Valenzuela era Maria Delfina, che guidava le loro mosse. A seguire vi erano Maria Del Carmen, Maria Luisa e Maria de Jesus. Il loro padre, Isidro Torres, era un agente delle forze dell’ordine e, durante la loro infanzia, le torturava quando pensava fosse necessaria una punizione. A volte, teneva rinchiuse per giorni. Stanca di procurarsi il pasto ogni giorno e di avere a che fare con il padre violento, Delfina un giorno ha fatto un patto con un uomo più grande di lei: l’avrebbe sposato se fosse riuscito a liberarla. La svolta nella sua vita, però, è arrivata quando ha aperto un bar/ristorante, che si è rivelata un’idea poco redditizia.
Da qui ha deciso di rilevare un bordello da un uomo. Piano piano, insieme alle sue sorelle, è diventata parte integrante del traffico sessuale e della prostituzione. Come? Le quattro donne hanno iniziato a pubblicare offerte di lavoro, promettendo a ragazze lavori come cameriere per famiglie benestanti. I genitori di varie giovani credevano di fare la scelta giusta affidandole, ma non era così. Infatti, Delfina le drogava e le torturava, costringendole a obbedire. Gli uomini influenti, tra politici, poliziotti e anche preti, frequentavano il bordello delle sorelle Gonzalez Valenzuela. Quando le ragazze compivano 25 anni, venivano licenziate, poi uccise seppellendole vive o facendole morire di fame.
Cos’è successo poi alle sorelle Gonzalez Valenzuela? Sono morte?
Intorno al 1963, è stata approvata la legge che ha reso illegali i bordelli in Messico. Le quattro sorelle hanno dovuto spostare la loro base (operavano principalmente nella loro città natale di El Salto de Juanacatlan, Jalisco, e nelle zone vicine dello stato di Guanajuato) e così è iniziata la caduta. Una ragazza, Carolina Ortega, che lavorava per loro, è riuscita a fuggire e si è subito recata dalle autorità. Poi Josefina Gutierrez, che rapiva le giovani ragazze, ha rivelato tutti i segreti dopo che è stata catturata dalle autorità. Alla fine, nel 1964, le sorelle Gonzalez Valenzuela sono state condannate a 40 anni di carcere. Sono state accusate di sadismo e non dei crimini che effettivamente avevano commesso.
Sono stati, intanto, trovati circa 90 cadaveri sepolti nei loro locali. Secondo alcuni rapporti, a spingere la polizia a prendere dei provvedimenti è stato il fatto che Delfina ha usato un’arma da fuoco, cercando di sparare a un uomo. Quando è uscita fuori tutta la storia, la popolazione si è fortemente arrabbiata con le quattro sorelle, che rischiavano il linciaggio. Pertanto, sono state trasferire in un altro carcere di massima sicurezza. Maria è stata l’unica a scontare la sua pena e a vivere poi una vita lontana da tutti. Carmen, invece, è morta in carcere a causa di una malattia terminale. Maria Luisa è caduta nella follia, a causa dell’odio ricevuto dalla gente e la paura di essere perseguitata. Infine, Delfina è morta quando un uomo le ha versato, per errore, del cemento sulla testa in prigione.