Screen Gems
L’esorcista del Papa è un film del 2023 con Russell Crowe, nei panni di padre Gabriele Amorth, diretto da Julius Avery. La pellicola va in onda su Rai 4 alle ore 21.20 il 28 ottobre 2025. La trama segue la storia di Padre Gabriele Amorth, un esorcista capo del Vaticano, che si ritrova a indagare sulla possessione di un ragazzo e a scoprire un’antica cospirazione.
L’esorcista del Papa: cosa c’è di vero nel film?
Il film è liberamente ispirato alla figura reale di Padre Gabriele Amorth, il capo esorcista del Vaticano. Nonostante ciò, la trama della pellicola non rappresenta una storia vera, ma è liberamente ispirata ai libri di memorie Un esorcista racconta e Nuovi racconti di un esorcista di Amorth. Le vicende sono comunque inventate dagli sceneggiatori e i libri hanno solo fornito un materiale di base per il personaggio. Dunque, l’incontro con il prete spagnolo Esquibel, la possessione del ragazzo e la scoperta della cospirazione sono frutto di fantasia. Il prete non ha mai compiuto, ad esempio, l’esorcismo nell’abazia descritta dal film e non hai affrontato il demone Asmodeus. Padre Amorth era noto per il suo senso dell’umorismo e per il suo approccio pratico. Credeva molto nell’esorcismo e nella lotta contro il male.
L’esorcista del Papa: riassunto trama del film
La trama è ambientata nel 1987, tra Roma e la Spagna, e ha come protagonista Gabriele Amorth. Quest’ultimo è un presbitero che decide di indagare sulla terribile possessione di un ragazzo. Ciò accade dopo aver risolto l’ennesimo caso di possessione avvenuto in Calabria. Il prete viene nominato Capo Esorcista del Vaticano da Papa Giovanni Paolo II e viene convocato con lo scopo di far abolire la pratica degli esorcismi, ritenuta ormai inutile. Ed ecco nella commissione il Cardinale Lumumba e il Cardinale Sullivan si scontrano sulla questione. Alla fine, Amorth lascia l’aula, non riconoscendo la legittimità della commissione.
Nel frattempo, in Spagna, accade qualcosa di strano nell’abbazia di San Sebastiano in Castiglia. Qui, mentre lavorano alla ristrutturazione, gli operai restano feriti nei sotterranei da un’improvvisa e misteriosa esplosione per la presenza di gas. Non solo, sempre lì, il figlio del proprietario dell’abbazia, che è morto un anno prima in un incidente in auto, viene posseduto da un demone. Padre Esquibel, inesperto nei casi di esorcismi, interviene. Ma il demone pretende un altro prete. Così Esquibel contatta Amorth, rivolgendosi al Vaticano. Il Papa invia l’esorcista, il quale in Spagna inizia il rito, nel quale entrambi sembrano avere la peggio con il demone.
Come finisce L’esorcista del Papa: spiegazione del finale
Verso il finale de L’esorcista del Papa, Padre Amorth non sa come agire, ma è intenzionato a liberare il bambino a tutti i costi. Intanto, Papa Giovanni Paolo II scopre i segreti dell’abbazia spagnola, tramite un registro, e si ritrova a lottare contro un demone potente, al punto che finisce in ospedale. Invece, Padre Amorth nota il sigillo del Vaticano sul coperchio del pozzo dell’abbazia e togliendolo trova un passaggio segreto. Il giorno dopo, va lì con Padre Esquibel e insieme scoprono una stanza sotterranea, dove l’inquisizione spagnola praticava delle torture in segreto. Un antico codice gli indica il nome del demonio, ovvero Asmodeo.
A questo punto, padre Amorth può compiere l’esorcismo. Il demonio, però, risulta troppo potente. Alla fine, Amorth riesce a salvare il bambino, chiedendo ad Asmodeo di possederlo. Ora padre Esquibel deve salvarlo e ci riesce dopo una dura lotta. Il film finisce qualche settimana dopo questi eventi, con i due preti che si trovano a Roma dal Papa, che si è ristabilito. Quest’ultimo riconferma Amorth come Capo Esorcista del Vaticano e gli chiede di scacciare i 199 demoni ancora in circolazione.
