Cent’anni di solitudine come finisce: spiegazione finale della serie
Dall’11 dicembre 2024 è disponibile su Netflix Cent’anni di solitudine. Si tratta della serie TV che rappresenta il primo adattamento TV del famoso romanzo di Gabriel García Márquez, scrittore colombiano vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 1982. Lo show è composto da 8 puntate ed è diretto da Alex García López e Laura Mora. La trama è fedele al romanzo originale e racconta la storia della famiglia Buendía, che si è ritrovata ad affrontare diversi eventi drammatici, tra guerre e passioni.
Cent’anni di solitudine: riassunto della trama
La trama della serie TV Cent’anni di solitudine segue la storia di una famiglia che si ritrova ad affrontare la maledizione della solitudine e dell’infelicità. Ogni puntata racconta nuovi problemi e sfide. Accadono molte cose strane nella città di Macondo, fondata dai Buendía. In quanto il luogo ha una natura magica, chi ci vive prende il tutto con calma. In mezzo a tutto questo, avviene un omicidio, che rappresenta l’ennesimo mistero. La vittima è José Arcadio, il figlio maggiore di José Arcadio Buendía e Ursula Iguaran. Sebbene fosse lì quando la città è stata formata, José vive la sua vita fuori città. Torna dopo anni, quando ormai i componenti della sua famiglia sono degli sconosciuti.
Quando viene estromesso dalla famiglia dopo il suo matrimonio con Rebeca, José non resta poi così tanto deluso. La sua morte, avvenuta in casa mentre si trovava da solo, è avvolta ora nel mistero. Rebeca rivela di non aver avvertito nulla che possa dare spunti nelle indagini. Quando viene trovato morto, si nota il sangue che esce dall’orecchio e l’odore di fumo. Inoltre, non c’è un’arma del delitto e nessun indizio che prova come l’assassino sia entrato e uscito dalla stanza. A trovarlo morto è sua madre, la quale segue una striscia di sangue, che la conduce dal figlio ormai senza vita.
Inizialmente, si pensa al suicidio. Ma considerando che José Arcadio era una persona felice e soddisfatta, almeno agli occhi degli altri, questa teoria perde di credibilità. Inoltre, se si fosse ucciso, avrebbe dovuto lasciare un’arma vicino a lui. Questo conferma che è stato ucciso e che l’assassino è andato via con l’arma del delitto. A questo punto, tocca valutare tutti i sospettati e si parte da Rebeca.
Cent’anni di solitudine: chi ha ucciso José Arcadio?
Rebeca ha ucciso José Arcadio nella serie Cent’anni di solitudine? Non viene trovata alcuna prova concreta sulla colpevolezza della moglie della vittima. Ma perché avrebbe dovuto uccidere suo marito? Con lui era felice e non avrebbe avuto senso ucciderlo. L’unica cosa che si può pensare è che la loro relazione, in realtà, non fosse come appariva. Ma il comportamento di Rebeca dopo la morte di José fa pensare che non sia stata lei. I sospetti cadono su altri personaggi. José di recente aveva iniziato a impadronirsi delle terre di chi possiede Macondo da sempre. Nessuno poteva alzare la voce contro di lui e, dunque, si può pensare che queste persone abbiano trovato la soluzione uccidendolo.
Le indagini portano ai conservatori, furiosi con lui perché ha salvato suo fratello Aureliano dall’esecuzione. Ma sembra improbabile che abbiano perso tempo a pianificare questo omicidio, in quanto avevano ormai preso il controllo della città e avrebbero potuto giustiziarlo di fronte a tutti. Nessuno sa con certezza cosa abbia fatto in questi anni José Arcadio per poter indicare con sicurezza il colpevole. Dunque, la sua morte rimane avvolta nel mistero.
Cent’anni di solitudine: la storia di Aureliano José e Amaranta
La storia di Aureliano José e Amaranta, rispettivamente nipote e zia, è decisamente quella che attira di più l’attenzione. Lei l’ha cresciuto come fosse suo figlio, ma con il passare degli anni tra loro nasce una relazione. Aureliano è ossessionato da sua zia e ci sono momenti in cui lei cede. Alla fine, però, si convince di quanto sia sbagliato tutto questo e chiude tutto. Aureliano José è amareggiato e decide di unirsi in battaglia con il padre. Aureliano José muore in guerra, colpito a morte da un soldato conservatore. Amaranta non trova l’amore con nessun altro e muore il giorno in cui finisce di creare il suo sudario.
Cent’anni di solitudine: la morte del fondatore di Macondo
La storia di “Cent’anni di solitudine” e della maledizione della famiglia Buendia inizia con José Arcadio Buendia. Dopo la morte di Melquiades, l’uomo perde la testa e si fa trascinare dal fantasma di Prudencio Aguilar. Diventa così aggressivo, tanto che viene legato al castagno dove rimane legato fino a quando suo figlio non riceve una premonizione. Aureliano sogna suo padre e un fiore giallo. Così invia un messaggio alla madre. Ursula fa come le viene chiesto dal figlio. José Arcadio viene così liberato e riceve una sistemazione più confortevole. Alla fine, il fondatore di Macondo muore e fiori gialli piovono dal cielo come neve.
Quei fiori che Aureliano ha sognato rappresentano la morte e gli hanno anticipato che la fine di suo padre era vicina. La pioggia di fiori gialli, invece, segna il dolore della città per la morte del suo fondatore e un segno di cambiamento. Infatti, questa è la fine di un’era e l’inizio di un’altra.
Come finisce Cent’anni di solitudine: spiegazione finale di Aureliano
Aureliano non muore tramite il plotone di esecuzione, ma viene salvato dal fratello José Arcadio e Rebeca. Non solo, il colonnello viene anche seguito in battaglia dai soldati. Sopravvivendo durante la guerra, Aureliano diventa una leggenda. Alla fine, torna a Macondo, dove organizza un piano di attacco contro il dominio dei conservatori. Ma ormai sono trascorsi anni e la gente ha iniziato ad apprezzare il nuovo governo di pace. Per questo, sua madre gli consiglia di non avanzare e lo supplica di fermarsi. Aureliano, però, non si ferma, in quanto la guerra ormai l’ha cambiato e ha solo sete di vittoria.
Alla fine, la guerra a Macondo finisce con la vittoria di Aureliano, il quale cerca di rimediare agli errori fatti dal padre. Ma deve anche lavorare molto per ottenere la fiducia dei cittadini. Dopo aver perso anche suo figlio, Aureliano José, in guerra, decide di accettare il trattato proposto dai conservatori. Il colonnello scivola, però, nella solitudine. Mentre i tragici eventi continuano a colpire la sua famiglia, lui diventa sempre più introverso. Per certi versi, Aureliano ha la stessa fine nel padre, vivendo vicino ai suoi cari, ma distante da loro.