Il mio nome è vendetta è un film italiano del 2022 diretto da Cosimo Gomez, con Alessandro Gassman e Ginevra Francesconi nel ruolo di protagonisti. Lui interpreta Santo Romeo/Domenico Franzè, un ex sicario della ‘ndrangheta che vive in Trentino serenamente. Improvvisamente viene trovato da due criminali, che distruggono parte della sua famiglia. Così Santo decide di fuggire con sua figlia Sofia a Milano. Qui i due preparano la loro vendetta.
Il mio nome è vendetta: riassunto trama completa
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La trama del film Il mio nome è vendetta inizia con Santo Romeo che vive tranquillamente in Trentino con la sua famiglia. In particolare, notiamo sua figlia Sofia, la quale gioca a hockey a Bolzano. L’uomo è di origini calabresi e appare taciturno, in quanto nasconde molto del suo passato. Infatti, non ama farsi foto. Ma ecco che sua figlia un giorno gli scatta una fotografia e la condivide sui social network, non immaginando le conseguenze. Una cosca della ‘ndrangheta da diversi anni sta cercando Santo. Un esperto informatico, Ferrario, individua la foto in questione e così la cosca riesce a trovarlo e a distruggere parte della sua famiglia.
Restano in vita Santo e Sofia, i quali vengono così coinvolti in un complotto di vendetta mafioso che dura da anni. Padre e figlia fuggono dai nemici di lui. Ma perché Don Angelo vuole uccidere Santo? Innanzitutto, il suo vero nome è Domenico Franzè e circa 20 anni fa ha ucciso uno dei figli del boss mafioso, come dimostra un breve flashback. Don Angelo, da quel momento, ha giurato vendetta contro il sicario. Il suo figlio più piccolo, Michele, tenta di portarlo su un’altra strada, in quanto preferisce mandare avanti gli affari commercia e godersi i lussi, anziché pensare all’onore e all’orgoglio. Ma Don Angelo non ci pensa neppure un attimo a smettere di cercare Santo.
Il film è disponibile su Netflix e va in onda alle ore 21.20 su Rai 2 il 21 febbraio 2025.
Il mio nome è vendetta: perché Santo si fa uccidere?
Durante la loro fuga, Santo racconta a Sofia la sua storia. Lei capisce così il motivo per cui lui non voleva mai scattare fotografie. Non solo, non riesce più a riconoscere suo padre e sembra aver ormai perso il rispetto per lui, poiché l’ha tenuta all’oscuro di tutto per così tanto tempo. Per questo motivo, decide di affidarsi ad Hakim, uomo a cui chiede protezione. Ma ecco che Hakim viene ucciso da Mariano e questo rappresenta un altro passaggio dell’evoluzione del personaggio di Sofia. Questa volta, Don Angelo riesce a trovarli grazie alle telecamere di sorveglianza di Milano.
La terza volta, Ferrario usa la foto che Santo invia ad Angelo dal cellulare di Ichele per trovarli. Quando Santo uccide Rudi, Michele tenta di fare un accordo con Sofia, alla quale consiglia di non seguire le orme di suo padre. Intanto, Santo capisce che non può continuare a scappare per sempre e, soprattutto, non può condannare a questo sua figlia. Così, decide di porre fine a ciò a cui ha dato inizio anni fa, uccidendo Angelo, introducendosi in casa sua. Intanto, la polizia sta tenendo monitorata Sofia, tramite il suo cellulare, e una squadra si precipita nella villa del boss.
Alla fine del film Il mio nome è vendetta Santo decide di sacrificarsi. L’uomo crede che morendo possa liberare sua figlia da questa vita di fughe e violenza. Santo si fa uccidere da una poliziotto alzando la pistola. Intanto, l’altra squadra salva Michele e prende Sofia in custodia. Non finisce così il film.
Come finisce Il mio nome è vendetta: spiegazione finale
Santo crede che morendo possa chiudere un cerchio. Ma ecco che il finale di Il mio nome è vendetta mostra altro. Sofia è ricoverata in una struttura abitativa cattolica e riceve la visita di Michele, il quale le chiede di stare al suo fianco. Ora Ferrario lavora per lui. Michele dimostra di essere diventato come suo padre. Decide di far uccidere Sofia, la quale però riesce a fuggire in tempo. Quando Michele entra nel suo ufficio, inaspettatamente si ritrova di fronte alla ragazza. Ebbene alla fine Sofia uccide Michele. Questo dimostra che il sacrificio di Santo è servito a poco. Ormai Sofia non può più sfuggire a questo e il passato di suo padre sarà sempre con lei.