la storia di gabby petitoNetflix

Dal 17 febbraio 2025 è disponibile su Netflix American Murder: Gabby Petito. Si tratta di una docuserie, divisa in tre parti, che ricostruisce il caso legato alla morte di Gabby Petito. Il nuovo titolo di Netflix ripercorre la storia vera tramite messaggi, video e frasi scritte dalla stessa influencer nei suoi diari. Il suo nome completo era Gabrielle Venora Petito ed è stata uccisa dal suo fidanzato, Brian Christopher Laundrie. L’omicidio della 22enne è avvenuto nell’agosto del 2021, mentre si trovavano in viaggio insieme a bordo di un furgone, per le strade degli Stati Uniti. Ma vediamo insieme qual è la storia vera.

American Murder: Gabby Petito su Netflix, storia vera

Gabrielle Venora Petito era un’influencer ed è morta a 22 anni nell’agosto del 2021, uccisa dal fidanzato Brian Christopher Laundrie. La coppia stava affrontando un viaggio in furgone negli Stati Uniti, che sarebbe dovuto durare quattro mesi e che è iniziato il 2 luglio del 2021. La ragazza, però, è scomparsa il 27 agosto. Laundrie è finito subito per essere il principale sospettato, in particolare quando si è recato, con il furgone, a casa dei suoi genitori in Florida. Contro di lui è stato emesso un mandato di arresto, in quanto aveva usato la sua carta di debito per fare dei prelievi. A questo punto, Lundrie è scomparso nel nulla, precisamente il 13 settembre 2021.

Il ritrovamento del corpo di Gabby Petito è avvenuto il 19 settembre, nella foresta nazionale di Bridger-Teton nel Wyoming. L’autopsia ha segnalato che la 22enne è stata uccisa con un contundente alla testa e con strangolamento. Chiaramente questo caso ha attirato l’attenzione di tutti negli Stati Uniti, anche perché la coppia era solita documentare i viaggi tramite i social network.

Chi era Gabby Petito: la storia vera dell’influencer uccisa dal fidanzato

Gabrielle Venora Petito è nata il 19 marzo 1999 a Blue Point, New York. L’influencer aveva sei fratelli più piccoli e dei fratellastri. Ha incontrato Brian Christopher Laundrie alla Bayport-Blue Point High School di Bayport, dove si è diplomata. Ha lavorato dal 2017 al 2019 come hostess e nella cucina di un ristorante, nella Carolina del Nord. Inoltre, ha fatto domanda per entrare nel Cape Fear Community College, senza mai frequentarlo. Nel marzo del 2019, Gabby ha iniziato una relazione con Laundrie e si è trasferita da lui a North Port, in Florida. Insieme lavoravano in un Publix, lei come tecnico di farmacia e lui nel reparto alimentare.

Quando è scoppiata la pandemia del Covid-19, hanno lasciato entrambi il lavoro. Dopo di che, Laundrie e Gabby hanno iniziato a viaggiare in giro per gli Stati Uniti. Si sono ufficialmente fidanzati a luglio del 2020. A dicembre, Petito ha acquistato un furgone Ford Transit Connect trasformato in camper, con il quale hanno continuato a viaggiare. Entrambi hanno ricominciare a lavorare, lei come nutrizionista al Taco Bell, mentre lui in un bar. Gabby ha continuato a svolgere il lavoro di influencer, condividendo i loro viaggi su Instagram e YouTube.

Gabby Petito: quando e come è stata trovata morta, Laundrie scomparso

Durante il loro ultimo viaggio, Laundrie ha ucciso Gabby. Lui ha contattato i suoi genitori, a cui avrebbe detto di aver bisogno di un avvocato e che “Gabby se n’è andata”. L’1 settembre è rientrato solo a casa, per poi andare in campeggio con la mamma e il papà. La madre di Gabby non aveva più notizie di lei e ha presentato una denuncia di scomparsi. Laundrie è diventato il principale sospettato, mentre i suoi genitori sono rimasti in silenzio, su consiglio di lui. La polizia ha sorvegliato la loro abitazione, dalla quale Brian Christopher è uscito l’ultima volta il 13 settembre. Quattro giorni dopo, i genitori hanno denunciato la sua scomparsa.

La polizia ha poi sequestrato il Ford Transit Connect e l’auto della famiglia Laundries. Ed ecco che il 19 settembre 2021 è stato trovato il corpo senza vita di Gabby Petito nell’area del campeggio disperso di Spread Creek nel Wyoming. L’autopsia ha rivelato che la sua morte sarebbe avvenuta tre o quattro settimane prime tramite “ferite da corpo contundente alla testa e al collo, con strangolamento manuale”. Il 23 settembre è stato emesso un mandato di arresto per Laundrie, il quale aveva usato la carta di credito della Petito, tra il 30 agosto e l’1 settembre.

Gabby Petito: com’è morto Laundrie

Il 5 ottobre, la sorella di Laundrie, tramite un’intervista con ABC News, gli ha chiesto ai arrendersi, mentre il padre si è unito agli investigatori per cercarlo. Ed ecco che il 20 ottobre è stato trovato il corpo senza vita di Laundrie, con alcuni suoi effetti personali, nel Myakkahatchee Creek Environmental Park. I suoi resti sono stati consegnati a un antropologo forense, il quale ha concluso che Brian Christopher è morto tramite una ferita di arma da fuoco, che si è inflitto da solo alla testa. L’FBI, in seguito, ha svelato che nel suo taccuino Laundrie aveva ammesso di aver ucciso Petito e di aver ingannato tutti inviando messaggi con il suo cellulare.

Nel giugno del 2022, l’avvocato della famiglia Laundrie ha pubblicato il taccuino in questione, che riportava: “Ho posto fine alla sua vita. Pensavo che fosse misericordioso, che fosse quello che voleva, ma ora vedo tutto l’errore che ho commesso”. Brian ha ucciso Gabby, quanto quest’ultima è caduta e si è ferita. Alla fine, nel suo taccuino, Laundrie aveva scritto del suo suicidio, aggiungendo di non poter “sopportare di vivere un altro giorno senza di lei”. Ma gli esperti ritengono che, in realtà, quanto scritto non corrisponda alla realtà. Infatti, Michael Alcazar del John Jay College of Criminal Justice si è detto convinto che Laundrie abbia cercato una giustificazione nell’omicidio commesso.

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