In queste ore perché il Castello delle Cerimonie sta chiudendo? Stiamo parlando della famosa struttura al centro del programma televisivo Boss delle cerimonie. Dopo la confisca, il comune di Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli, lo sta per acquisire. Il castello apparteneva alla famiglia Polese e ormai per tanti telespettatori rappresentava un simbolo. Nato come Il boss delle cerimonie, il reality in onda su Real Time è approdato nelle case degli italiani a gennaio del 2014, più di 10 anni fa. E il programma era ambientato proprio all’interno del Grand Hotel La Sonrisa di Sant’Antonio Abate.
Il Castello delle Cerimonie: perché chiude e chi lo gestisce
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Nel corso del programma Il Castello delle Cerimonie i proprietari della struttura hanno dovuto affrontare dei procedimenti giudiziari, legati alla lottizzazione abusiva. Il lotto è considerato patrimonio del Comune di Sant’Antonio Abate. La confisca è avvenuta perché la Sonrisa è stata dichiarata abusiva da una sentenza della Corte di Cassazione del 16 febbraio 2024. Tale caso giudiziario ha preso inizio diversi anni fa, nel 2011. Alla struttura erano stati contestati vari abusi edilizi, dal 1979, in una zona di 40mila metri quadri. Dopo la morte di Tobia Antonio Polese, capofamiglia, nel 2016, il tribunale di Torre Annunziata ha condannato la moglie Rita Greco e il fratello Agostino Polese a un anno di carcere.
Lo scorso mese di febbraio, la Cassazione ha disposto il sequestro del Grand Hotel La Sonrisa. Nonostante ciò, va detto che il futuro della struttura sarà deciso nei prossimi mesi. Intanto, hanno dato inizio allo sgombero, in quanto è ormai nelle mani del Comune. Intanto, la famiglia Polese non ha mai accettato la sentenza per lottizzazione abusiva. Il Comune ha deciso di trasformare l’hotel in un posto dal quale avere un affitto per pubblica utilità. La famiglia Polese sta versando regolarmente il canone di circa 29mila euro al mese per continuare a occupare la struttura. Che fine farà la struttura verrà svelato nei prossimi mesi. Attualmente il ristorante-hotel è gestito da Imma Polese, la figlia di Don Antonio, e da suo marito, Matteo Giordano, con il sostegno di altri parenti.