Quando arriva il momento di fare i compiti a casa, spesso inizia una vera e propria, sia per gli studenti che per i genitori. A complicare il tutto ci sono: distrazioni digitali, stanchezza post-scolastica e la tentazione di procrastinare. Pertanto, che dovrebbe essere un momento dedicato all’apprendimento e allo studio, si trasforma in una fonte di frustrazione e tensioni familiari. In realtà, studiare non deve essere necessariamente un incubo. Con la giusta strategia e un po’ di organizzazione, è possibile massimizzare la produttività riducendo al minimo la fatica. Vediamo insieme i 5 trucchi pratici per affrontare i compiti con serenità e riconquistare il proprio tempo libero dopo lo studio.
1. Come fare i compiti a casa velocemente e senza stress con il santuario dello studio
Non tutti lo sanno, ma il cervello umano è molto sensibile all’ambiente che ci circonda. Quindi, se stai cercando di studiare sul letto o davanti alla TV, invierai segnali contrastanti alla tua mente. Il relax va in contrasto con la concentrazione. La strategia, dunque, è quella di:
- scegliere un luogo fisso, ovvero una scrivania ordinata, ben illuminata e lontana da fonti di rumore;
- preferire il minimalismo digitale, tenendo conto che lo smartphone è il nemico numero uno. Durante i compiti, lascialo in un’altra stanza o usa app che bloccano i social network, in quanto è possibile che serva per fare ricerche sui compiti;
- tieni tutto a portata di mano, assicurandovi di avere penne, libri e quaderni sempre pronti. Alzarsi ogni 5 minuti per cercare una gomma spezza il flusso creativo e la concentrazione.
2. La tecnica del pomodoro per studiare
Uno degli errori più comuni è quello pensare di dover studiare per 3 ore di fila. In realtà, devi sapere che la nostra attenzione crolla in modo naturale già dopo circa mezz’ora. Per mantenere il cervello fresco e sempre attivo, possiamo mettere in atto la cosiddetta tecnica del pomodoro. Ecco come funziona:
- scegli un compito da svolgere;
- imposta un timer di 25 minuti (un “Pomodoro”) e lavora con la massima concentrazione;
- quando il timer suona, fai una pausa di 5 minuti (senza schermi!);
- ogni 4 “Pomodori”, fai una pausa più lunga di 15-30 minuti.
Ma come fa a funzionare questo sistema? Sapere che tra soli 25 minuti potrai riposarti rende l’inizio del compito molto meno spaventoso per il cervello.
3. La strategia del rospo per fare i compiti senza stress
Mark Twain diceva che se la prima cosa che fai al mattino è mangiare un rospo vivo, potrai affrontare il resto della giornata con la consapevolezza che nulla di peggio ti accadrà. Nei compiti, il “rospo” è appunto la materia che odi di più o l’esercizio più difficile. Pertanto, inizia a studiare puntando sull’argomento più difficile e che meno preferisci. Questo è importante perché, quando inizi a studiare, i tuoi livelli di energia e glucosio nel cervello sono al massimo. Quindi, se lasci la materia che più ti annoia per ultima, sarai troppo stanco per capirla, aumentando lo stress. Da qui parte l’effetto domino: tolto il dente del compito più pesante e difficile, le altre materie sembreranno più semplici.
4. Scomponi i tanti compiti in piccoli obiettivi
A volte lo stress deriva dal vedere un compito come una montagna difficile da scalare, soprattutto quando sono tanti. E questa sensazione di sopraffazione può portare alla procrastinazione. Per evitare questo, usa la tecnica della scomposizione:
- invece di “Studiare storia”, scrivi sulla tua lista: “Leggere pag. 20-25”, “Sottolineare i concetti chiave”, “Fare lo schema della prima pagina”.
- usa la spunta, ovvero tira una riga su un micro-obiettivo, quando l’hai completato, così il tuo cervello rilascia dopamina, il neurotrasmettitore del piacere e della ricompensa, che ti darà la carica per continuare.
5. Per aiutare la mente a studiare usa alimentazione e idratazione
Studiare a stomaco vuoto e disidratati, non aiuta per niente, anzi.
| Cosa fare | Perché aiuta |
| Bevi acqua regolarmente | Anche una lieve disidratazione riduce la concentrazione del 10%. |
| Snack sani (noci, frutta) | Forniscono energia a lento rilascio senza i picchi glicemici delle merendine dolci. |
| Luce naturale | Studiare vicino a una finestra aiuta a regolare i ritmi circadiani e riduce l’affaticamento visivo. |
