27 Luglio 2024
Storia

Riassunto Hiroshima e Nagasaki: numero morti e scenario

Hiroshima e Nagasaki sono entrate nella storia per il violento attacco che le ha annientate con le due bombe atomiche. Una vera e propria strage senza precedenti, che ancora oggi viene ovviamente ricordati. Le date da ricordare sono il 6 agosto e il 9 agosto 1945, le drammatiche giornate in cui sono morti tantissimi innocenti. Il numero di morti provocati dalle due bombe atomiche è davvero importante. A lanciarle su Hiroshima e Nagasaki sono stati gli Stati Uniti d’America, durante l’ultima fase della Seconda Guerra Mondiale.

Hiroshima e Nagasaki distrutte dalla bomba atomica: riassunto

Il 6 agosto 1945 alle ore 8.15 l’aeronautica militare degli Stati Uniti d’America diede l’ordine di sganciare la bomba atomica Little Boy su Hiroshima al bombardiere Enola Gay. La città da colpire era appunto Hiroshima. Solo tre giorni dopo, il 9 agosto 1945, fu sganciata la bomba atomica Fat Man su Nagasaki. Ciò è accaduto nell’ultima fase della Seconda Guerra Mondiale, quando Hitler ormai era morto e la Germania si era già arresa. L’Italia si alleò con gli Stati Uniti. Solo uno Stato voleva continuare questa guerra, ovvero il Giappone. Secondo gli USA il Paese giapponese aveva l’intenzione di continuare a causare altre vittime nei successivi mesi. Per questo, gli Stati Uniti decisero di mettere un punto alla guerra, utilizzando la bomba atomica creata con il progetto Manhattan.

Il bombardiere statunitense Enola Gay volò con 12 piloti a bordo il 6 agosto 1945 e sganciò quella stessa mattina la prima bomba atomica. La Little Boy conteneva ben 16 milioni di chili di tritolo e sei anelli di Uranio-235 radioattivo. Tre giorni dopo, toccò la stessa sorte alla città di Nagasaki, con Fat Man. Il Giappone alla fine si ritrovò costretto ad accettare la resa.

Il presidente degli Stati Uniti d’America a cui spettò la responsabilità di sganciare la prima e la seconda bomba atomica fu Harry S. Truman.

I morti causati dalla bomba atomica a Hiroshima e Nagasaki

La stima dei morti fu di circa 250mila persone, quasi tutti civili. La prima bomba su Hiroshima portò alla morte immediata 70mila persone, con il 67% degli edifici totalmente rasi al suolo. La seconda causò la morte immediata a 40mila persone. Ma ci furono diverse conseguenze drammatiche nelle due città giapponesi, che durarono per molto tempo e che segnarono per sempre quei luoghi. Infatti, furono tantissime le persone che persero la vita entro un anno dal lancio della bomba atomica. Questo a causa delle radiazioni e delle bruciature. Gli effetti durarono per anni, con diversi giapponesi morti con il cancro o con malformazioni alla nascita.

Ancora oggi le città Hiroshima e Nagasaki portano i segni della strage. Ogni anno il 6 agosto e il 9 agosto in Giappone vengono commemorate le vittime e le stesse città che hanno subito il duro attacco. Questo dovrebbe fare da insegnamento agli Stati che possiedono le armi nucleari: non devono mai essere un’assicurazione per la pace.

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