Operazione: Soulcatcher come finisce: spiegazione finale
Ultimo aggiornamento 2 Agosto 2023 11:33 pm by Redazione
Dal 2 agosto 2023 è disponibile su Netflix Operazione: Soulcatcher. Si tratta di un film polacco d’azione diretto e scritto da Daniel Markowicz. La trama vede protagonista un uomo che viene assunto nell’esercito per trovae un congegno che trasforma le persone in assassino. Quando il fratello testa vittima di questa arma, decide di vendicarsi.
Operazione: Soulcatcher trama, di cosa parla
La trama del film Operazione: Soulcatcher su Netflix segue Kiel, il quale riceve il compito di fermare l’invenzione tecnologica che trasforma le persone in degli assassini. La pellicola inizia a bordo di una nave privata in mare, dove un gruppo di uomini attende di arrivare a destinazione, con equipaggiamento militare e armi. Due di loro, i due fratelli Kiel e Piotr, discutono sulla nuova missione: devono salvare una donna di nome Eliza Mazur. Quest’ultima aveva fotografato e documentato le sconvolgenti azioni del generale Yousif Mamadov. L’obiettivo è anche quello di trovare queste fotografie.
Quando arrivano sull’isola, i soldati trovano diversi corpi senza vita. A guidarli è una donna, che mostra loro la strada. Ma ecco che quando trovano Eliza accade qualcosa di sconvolgente. Un gruppo di uomini e donne come zombie inizia ad attaccarli. Intanto, Mamadov viene visto accendere un grosso dispositivo che emette raggi che trasformano le persone in bestie aggressive e violente. Purtroppo Piotr viene colpito e diventa così una specie di zombie. Per salvarsi, Kiel deve ucciderlo. Insieme al resto del team, riesce a fuggire dall’isola con le fotografie di Eliza, la quale però decide di non seguirli.
Operazione: Soulcatcher recap – chi è Kiel
Kiel e il gruppo tornano in Polonia con l’aereo privato di Krzysztof, ma vengono arrestato dall’Interpol in quanto stavano conducendo un’operazione fuori dal proprio paese. Un agente, Artur, inizia a interrogare Kiel. Scopriamo così che il protagonista è stato un illustre soldato dell’esercito polacco, dove ha avuto vari riconoscimenti. Si è dimesso volontariamente e ha iniziato a lavorare con delle missioni private insieme alla sua squadre. Artur crede che Kiel sia stato assunto da un gruppo in Polonia, conosciuto come NMP, considerato responsabile di vari omicidi.
Nel corso del film Operazione: Soulcatcher, Kiel attende di essere salvato. In effetti, arriva ad aiutarlo un politico polacco, Jan. Quest’ultimo pretende che vengano tutti rilasciati, in quanto è stato lui ad aver assunto Kiel e Piotr per la missione contro Yousif Mamadov.
Cos’è e chi ha costruito il dispositivo Soulcatcher? Chi è Eliza?
Diversi anni fa, lo scienziato polacco Witold Mazur ha creato il dispositivo per distruggere il cancro e per altre procedure mediche. Ma col tempo questo strumento ha iniziato a trasfomare le persone in bestie. Non appena è circolata la notizia nei paesi vicini, ecco che Mamadov l’ha rubato, portando con sé anche Mazur. Jan crede che anche lo scienziato sia coinvolto nel piano terroristico. Eliza è la figlia di Mazur ed è convinta che Mamadov lo stia tenendo in ostaggio. Per questo motivo ha documentato tutto sull’operazione del terrorista, attirando appositamente l’interesse delle autorità polacche.
Operazione: Soulcatcher, qual è il piano di Jan
Ora Kiel e il suo team hanno una nuova missione: entrare di nuovo nel campo di Mamadov, trovare il dispositivo Soulcatcher e uccidere Mazur. Jan è convinto che lo strumento, con alcune modifiche, possa ancora dare una mano a curare il cancro e altre malattie. Vuole, però, che lo scienziato venga ucciso in quanto, a detta sua, potrebbe in futuro creare altri dispositivi simili. Kiel deve agire in fretta, in quanto Mamadov vuole vendere il Soulcatcher a un altro uomo spietato in Africa. Con il suo team, omposto anche dai colleghi più fidati Storm, Bull, Krzysztof e Habir, Kiel si infiltra nel campo di Mamadov.
Incontra di nuovo Eliza, da cui si fa aiutare. La donna, inoltre, convince Kiel che suo padre è davvero innocente. Infatti, il protagonista decide di salvare lo scienziato anziché eseguire gli ordini di Jan. Inizia, però, uno scontro a fuoco, con Mamadov che accende il dispositivo. Alla fine, la squadra riesce a proteggere Eliza, ma Mamadov scappa con il dispositivo. A ucciderlo ci pensa proprio Kiel, che ha finalmente tra le mani il Soulcatcher. Quando torna in Polonia con il dispositivo, si scopre qual è sempre stato il vero scopo di Jan.
Quest’ultimo è intenzionato a conquistare popolarità per essere eletto Primo Ministro. Con un dispositivo come Soulcatcher potrebbe trasformare le persone in zombie e usarle per diffondere la sua propaganda. Infatti, Jan prende in custodia il pericoloso strumento e Mazur, mentre tiene prigionieri Kiel e la sua squadra. L’agente Artur, intanto, ha tenuto d’occhio il politico e irrompe nel suo campo, dove avviene uno scontro a fuoco. Kiel e Storm vengono gravemente feriti e purtroppo Krzysztof e Bull vengono uccisi dagli uomini di Jan, capo del gruppo NMP.
Come finisce Operazione: Soulcatcher, spiegazione del finale
Verso il finale di Operazione: Soulcatcher, Kiel accetta di lavorare con l’Interpol con una nuova missione: deve infiltrarsi nel campo di Jan e distruggere il dispositivo. Questa volta, però, deve operare da solo, senza la sua squadra, mentre Eliza resta in una casa sicura e Storm si riprende dalle sue ferite. Kiel riesce a infiltrarsi e, dopo aver trovato il dispositivo, affronta il sergente Damian Prochyra. Quest’ultimo ha lavorato nel suo team, ma poi gli ha voltato le spalle e ucciso Krzysztof. Intanto, Mazur cerca di essere di aiuto e fa esplodere il gruppo di soldati che vorrebbe attaccare Kiel, uccidendosi.
Gravemente ferito, Kiel alla fine riesce a uccidere Prochyra. Jan, intanto, si dice convinto del fatto che distruggere il Soulcatcher non cambierà di molto la situazione, in quanto gli elettori ormai lo amano. Quanto dice viene registrato a trasmesso all’aente Artur. Così l’Interpol ha tra le mani un nastro vocale che fa confessione sui crimini di Jan. Non solo, Kiel riesce anche a distruggere il dispositivo. Nel finale di Operazione: Soulcatcher, la registrazione viene fatta ascoltare a tutti i cittadini, che si rivoltano contro Jan. La polizia fa poi irruzione nel suo campo e arresta tutti.
Jan riesce, però, a scappare in auto. Un dettaglio non passa inosservato, il suo autista somiglia molto a Bull. In effetti, la sua morte non è mai stata confermata nel corso del film e ha evidenti segni di bruciatura. Dunque, Bull è vivo e ha così bloccato la fuga di Jan. Operazione: Soulcatcher finisce con Kiel ed Eliza che si riuniscono, mentre Harber li osserva soddisfatto.