9 Ottobre 2024
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Amore criminale, femminicidio di Marianna Sandonà: tutta la storia

Ultimo aggiornamento 18 Maggio 2024 12:44 pm by Redazione

Nella quarta puntata di Amore Criminale 2023, in onda giovedì 7 dicembre, si parla del femminicidio di Marianna Sandonà, la 43enne uccisa a Padova dal suo ex fidanzato Luigi Segnini. Paolo Zorzi è stato il testimone chiave di questo caso e amico e collega della vittima. La puntata del noto programma di Rai 3 ruota intorno a questo femminicidio avvenuto l’8 giugno del 2019. Nel corso della serata, il pubblico ha modo di ripercorrere quanto accaduto a Marianna, che conosceva bene il suo assassino.

Chi era Marianna Sandonà: la relazione con Luigi, il suo assassino

Amore Criminale con la puntata del 7 dicembre 2023 parla della storia di Marianna, la donna di 43 anni uccisa dall’ex fidanzato. La vittima lavorava come operaia in una fabbrica, dove era la capo turno del reparto. Luigi Segnini svolgeva il lavoro di operaio interinale, a tempo determinato, nella medesima azienda, la Dab di Mestrino. Marianna è rimasta colpita dal carattere riservato del 38enne e in poco tempo hanno iniziato una relazione, che li ha portati a decidere di andare a convivere. Mentre lui era un tipo solitario, Marianna amava uscire e socializzare con altre persone. Alla fine il rapporto tra loro ha iniziato a deteriorarsi, tanto che lo stesso Luigi ha deciso di mettere fine alla loro relazione.

Il 38enne pretendeva di avere indietro tutti i regali che le aveva comprato negli anni. Marianna ha deciso di rispettare la sua richiesta e si è presentata da lui, accompagnata dal suo amico e collega Paolo Zorzi. Tra loro è nata una violenta lite, durante la quale Paolo è rimasto ferito, mentre Marianna è stata uccisa, colpita da Luigi con 19 coltellate. Era l’8 giugno 2019 e avveniva l’ennesimo femminicidio. Luigi è stato poi condannato per l’omicidio di Marianna e il tentato omicidio di Paolo, con una pena di 20 anni di reclusione.


Di cosa si occupa il programma Amore Criminale su Rai 3?

Condotto da Emma D’Aquino, Amore Criminale è il programma di Rai 3 che si occupa di raccontare casi di femminicidio avvenuti in Italia. Ogni puntata è una ricostruzione minuziosa attraverso immagini forti e i racconti di parenti e amici di casi in cui una donna è stata uccisa da un uomo violento. Un tema molto attuale, purtroppo. Il programma è stato ideato in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, la polizia di Stato e con il patrocinio della Ministra per la Famiglia la Natalità e le Pari Opportunità. Nel corso delle puntate, le storie vengono narrate dalla conduttrice Emma D’Aquino.

Femminicio Marianna Sandonà: quando Paolo si è svegliato dal coma

Paolo Zorzi si è svegliato dal coma un mese dopo la morte di Marianna. Lui è il padovano testimone chiave per gli inquirenti che hanno indagato sul femminicidio. L’uomo ha raccontato, al suo risveglio, tutto quello che aveva visto prima di essere colpito da tre coltellate da Luigi, come ha riportato Il Corriere della Sera. Zorzi ha assistito all’ultimo incontro tra i due ex fidanzati su richiesta della sua amica e collega, la quale evidentemente sentiva la necessità di avere qualcuno al suo fianco. Paolo non è riuscito a proteggere Marianna, dalla furia di Luigi, che poi ha tentato il suicidio. L’assassino è stato salvato all’ospedale di Padova. Paolo, invece, ha affrontato un mese di coma farmacologico e due interventi, prima di essere dimesso.

Marianna Sandonà uccisa dall’ex fidanzato: il racconto dei genitori

A Il Mattino di Padova, i due genitori di Marianna Sandonà, Marino e Luisa, hanno raccontato alcuni dettagli riguardanti la relazione della figlia col suo assassino. Il padre ha spiegato di aver trattato Luigi sempre come un figlio. A Pasqua, prima dell’omicidio avvenuto a giugno, Marino aveva capito che insieme Marianna e Luigi non erano felici, dopo due anni di relazione. Lei “aveva cambiato persino colore di capelli per compiacerlo ma proprio non andavano d’accordo”, ha raccontato. Spesso i due litigavano “per soldi”, in quanto lui accusava Marianna di essere “una spendacciona”.

Lavoravano nella stessa azienda, la Dab di Mestrino, ma avevano posizioni diverse. Mentre Marianna era un’operaia turnista responsabile di linea, Luigi non aveva un posto fisso e gli rinnovavano il contratto ogni due mesi. Marianna desiderava tanto avere un figlio, ma dopo circa un anno e mezzo di relazione probabilmente ha compreso che non lo voleva con Luigi. Pare che lui abbia iniziato, dopo la rottura, ad avere particolari sbalzi d’umore, dai pianti disperati alle feroci accuse lanciate a Marianna. Luigi sarebbe poi tornato a vivere con la madre a Torri di Quartesolo. Nonostante questo, sembra volesse ricostruire la loro relazione e non solo.

Secondo il racconto dei genitori di Marianna, pare che lui pretendesse di riavere indietro 1.600 euro della caparra che aveva anticipato per una casa in affitto e due armadi acquistati. I litigi si sono fatti sempre più accesi, al punto che lei, ormai esasperata, “l’ha presa per il collo”. Luigi avrebbe così chiamato i carabinieri e poi l’avrebbe anche querelata. Era stato l’avvocato, successivamente, a consigliare a Marianna di recarsi all’ultimo incontro con Luigi insieme a Paolo. “Mia figlia sapeva che sarebbe stato un appuntamento difficile, se lo sentiva”, ha spiegato Marino.

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