20th Century Studios
Assassinio a Venezia è un film del 2023 diretto da Kenneth Branagh. Si tratta dell’adattamento cinematografico del romanzo Poirot e la strage degli innocenti, di Agatha Christie. Inoltre, è il terzo capitolo della saga su Poirot, dopo Assassinio sull’Orient Express e Assassinio sul Nilo. Questa volta siamo a Venezia, nel secolo del dopoguerra e non in Inghilterra come nel romanzo. La trama prende inizio durante la vigilia di Ognissanti quando Hercule Poirot, che è andato in pensione, viene invitato da un’amica a una seduta spiritica nel palazzo della cantante Rowena Drake. Ma ecco che avviene un omicidio tra gli ospiti e Poirot torna in azione. Il film va in onda su Rai 2 alle ore 21.20 il 31 ottobre 2025.
Assassinio a Venezia: riassunto trama completa
Il film inizia nel 1974, quando il famoso detective Hercule Poirot vive a Venezia e rifiuta i casi che gli vengono proposti. La sua guardia del corpo, Vitale Portfoglio, tiene tutti lontani. Un giorno la scrittrice Ariadne Oliver, sua vecchia amica, lo invita a una festa di Halloween nel palazzo dell’ex cantante lirica Rowena Drake. Dopo l’evento è prevista una seduta spiritica, guidata dalla medium ed ex infermiera Joyce Reynolds. Rowena spera di poter parlare così la figlia morta suicida, Alicia. Invece, Ariadne vorrebbe smascherare Joyce, ritenendo che sia una truffatrice, così da avere un nuovo punto da dove iniziare il suo prossimo romanzo.
Con abilità, Poirot riesce a far uscire fuori i trucchi della medium, ma ecco che avvengono degli strani eventi e Reynolds pare parlare con lo spirito di Alicia, che le assicura di essere stata uccisa. Solo tramite l’aiuto di Vitale, Poirot riesce a salvarsi quando qualcuno, in seguito, cerca di affogarlo mentre prova di nascosto il gioco delle mele galleggianti. Subito dopo, ecco che Joyce muore cadendo su una statua nel cortile. La tempesta non permette alla polizia di intervenire e Poirot torna all’azione, indagando su quanto accaduto e sui presenti: l’ex suora e cameriera Olga Seminoff, l’ex medico Leslie Ferrier, il figlio Leopold, Desdemona e Nicholas (profughi rom ungheresi, assistenti di Joyce) e l’ex fidanzato di Alicia, Maxime Gerard, il quale è stato invitato all’evento in modo anonimo.
Come finisce Assassinio a Venezia: chi è l’assassino, spiegazione finale
Poirot inizia ad avere delle visioni di Alicia, pensando siano solo sciocchezze. Quando Gerard e Ferrier litigano, il medico viene chiuso in una stanza isolata e solo Poirot ha la chiave. Intanto, il detective smaschera Vitale e Ariadne, ritenendo che fossero complici di Joyce. Infatti, scopriamo che Vitale era presente la notte in cui Alicia è morta e ha aiutato la medium a rivelare i dettagli della sua morte. Invece, Ariadne aveva aiutato la medium a mettere in atto trucchi che Poirot non riusciva a spiegare, così da ridicolizzarlo nel suo libro. Successivamente, Ferrier viene trovato morto nella stanza. Tormentato dalle visioni, Poirot poi si chiude nella stanza di Alicia e ha un’intuizione.
Raduna tutti gli ospiti in cortile e qui si dice convinto che l’assassino sia Rowena. Quest’ultima aveva cercato di allontanare la figlia dal fidanzato Maxime, in modo da tenerla sotto controllo e l’aveva drogata con il tè. Alicia, una notte, aveva avuto una crisi e Olga le aveva dato quel tè, uccidendola inconsapevolmente con un’overdose di miele avvelenato. Rowena aveva fatto passare il tutto come un suicidio, per poi iniziare a ricevere delle minacce con delle lettere. Così ha organizzato la seduta spiritica per uccidere Joyce e Ferrier, pensando ci fossero loro dietro. Ha cercato di affogare Poirot credendo fosse la Reynolds.
Le allucinazioni del detective, invece, sono dovute al miele avvelenato che ha assunto con il tè preparato da Olga. Infine, Rowena ha portato Ferrier a uccidersi, telefonandogli e minacciandolo che avrebbe ucciso suo figlio Leopold. Rowena, smascherata, fugge sul tetto del palazzo e lo spirito di Alicia la trascina fino a farla cadere nelle acque, uccidendola. Il giorno dopo, Poirot decide di non denunciare Vitale e poi incontra Olga, la quale ha deciso di adottare Leopold. A quest’ultimo il detective confessa di sapere che era lui il misterioso ricattatore di Rowena. Leopold così voleva aiutare suo padre economicamente, in quanto a causa della sua malattia non lavorava più.
Poirot lo convince a usare i soldi ottenuti per aiutare Desdemona e Nicholas ad andare in America, a Saint Louis, dove vorrebbero rifarsi una nuova vita. Nel finale di Assassinio a Venezia, vediamo che Poirot dice addio ad Ariadne e ritrova la forza di riprendere il suo lavoro di detective.
