The Rope Curse 3, recensione: film horror intenso ma dimenticabile
Ultimo aggiornamento 18 Dicembre 2023 7:11 pm by Redazione
Dal 18 dicembre 2023 è disponibile su Netflix The Rope Curse 3. Si tratta del nuovo film horror di Taiwan che ha una durata di 109 minuti e rappresenta il terzo capitolo della saga. Protagonista è un’aspirante influencer legato al parkour, Kuan-yu, che finisce in una terribile maledizione. I suoi sogni si fermano così in modo sconvolgente. Proveniente da una famiglia di esorcista, resta coinvolto in una serie di spaventosi eventi dentro un hotel. Vediamo ora insieme la recensione del terzo film della saga, diretto da Liao Shih-Han.
The Rope Curse 3: la recensione
- Leggi anche: Carol e la fine del mondo: la recensione e il finale spiegato
- Leggi anche: Reacher 2 su Prime Video, recensione: aumenta la posta in gioco
The Rope Curse 3 gioca molto sulla luce e il buio, rispetto al secondo e precedente capitolo. Questo terzo film diventa così più inquietante, sebbene la trama non sia poi così particolare. Il protagonista è disivolto e l’intera storia sembra avvolta nell’oscurità. Non mancano, ovviamente, i momenti di forte tensioni, tra vari riturali e anche alcuni aspetti culturari. La trama trasporta lo spettatore a riflettere sulle conseguenze che può causare un dolore, che può cambiare una persona in peggio. Nonostante ciò, i momenti emotivi non sono molti, ma rappresenta solo un’aggiunta.
C’è da dire che la trama di Rope Curse 3 non è chiarissima. Tutto si muove in modo rapido e lo spettatore viene intrattenuto, ma si fatica a capire da cosa sono legati lo spirito dell’hotel e quello che segue il padre di Kuan-yu. Alla fine il film riesce a intrattenere, ma sembra non essere uno di quei titoli che resteranno impressi a chi ama seguire il genere horror. Va precisato che in scena c’è un buon cast. Ad esempio, Zhang Ting-hu riesce a essere credibile nel ruolo principale, sebbene non sia riuscito ad avere un impatto importante durante le scene più emotive.
Commento finale su The Rope Curse 3 su Netflix
In definitiva, è un film da vedere per trascorrere una serata, ma è anche una pellicola di cui ci si dimentica dopo averla vista. La trama si presenta troppo contorta e si cerca di mescolare varie cose, lasciando il pubblico un po’ confuso fino al finale.