The Terminal come finisce: storia vera di Nasseri, finale spiegato
Ultimo aggiornamento 19 Giugno 2024 9:43 pm by Redazione
The Terminal è un film del 2004, diretto da Steven Spielberg e caratterizzato dalla presenza nel cast degli attori Tom Hanks, Catherine Zeta-Jones e Stanley Tucci. La storia si ispira a quella vera di Mehran Karimi Nasseri, un rifugiato politico iraniano. È passato un periodo di 35 anni da quando l’uomo è arrivato all’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi, esattamente il 26 agosto del 1988, e vi è rimasto a vivere per circa 18 anni.
La storia vera che ha ispirato il film The Terminal
Il film The Terminal si basa sulla storia vera del rifugiato iraniano Mehran Karimi Nasseri. Nel 1988, Nasseri arrivò all’Aeroporto Charles de Gaulle di Parigi dopo avergli negato l’ingresso nel Regno Unito a causa del furto del suo passaporto. Le autorità francesi gli offrirono due opzioni: il rimpatrio o la permanenza in Francia. Nasseri scelse di vivere nel terminal 1 dell’aeroporto parigino fino ad agosto 2006 ed è morto al terminal 2F il 13 novembre 2022. Si dice che Steven Spielberg abbia pagato circa 300.000 dollari a Nasseri per poter portare la sua storia sullo schermo.
The Terminal: riassunto della trama
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La trama di The Terminal prende inizio negli Stati Uniti, a New York, dove Viktor Navorski è un cittadino di un immaginario stato dell’Europa orientale chiamato “Krakozhia”. Quando arriva a New York, scopre che nel suo paese c’è stato un feroce colpo di Stato mentre era in volo verso gli Stati Uniti. Bloccato nell’aeroporto internazionale “John Fitzgerald Kennedy” con un passaporto non valido, gli viene negato il visto d’ingresso e gli è impedito di tornare a casa. Così, si ritrova a vivere nel terminal dedicato ai voli internazionali, stringendo relazioni con le persone che lavorano nell’aeroporto e imparando l’inglese.
Inizialmente previsto per una breve sosta, Viktor si trova costretto a vivere nell’aeroporto per giorni e poi mesi, improvvisando un letto su alcune sedie e arrangiandosi con il cibo gratuito prima di trovare un lavoro sistemando i carrelli per potersi permettere pasti migliori al ristorante dell’aeroporto. Nonostante l’ostilità del capo della sicurezza, Frank Dixon, Viktor riceve aiuto da Enrique Cruz e aiuta anche un altro passeggero disperato. Durante la sua permanenza forzata, Viktor fa amicizia con l’hostess Amelia Warren, si innamora di lei e la aiuta a superare una situazione difficile. Inoltre, condivide il suo segreto con lei: il suo vero scopo a New York è ottenere l’ultimo autografo di Benny Golson per completare la collezione di suo padre, un grande appassionato di jazz.
Come finisce il film The Terminal: spiegazione del finale
Verso il finale di The Terminal, quando finalmente può tornare a casa, Viktor è minacciato da Dixon, ma alla fine riceve il sostegno di Gupta, un altro dipendente dell’aeroporto. Mentre lascia l’aeroporto, Viktor si ricongiunge con Amelia una ultima volta, ma lei decide di restare a New York. Il film finisce con Viktor che finalmente ottiene l’autografo del jazzista Benny Golson che tanto ha desiderato e si prepara a fare ritorno in patria.