16 Giugno 2024
Film e Serie TVStorie vere

Triada (Triptych) come finisce: spiegazione finale e storia vera della serie Netflix

Dal 2023 è disponibile su Netflix la serie TV Triada (Triptych), basata su una storia vera. Gli otto episodi ambientati in Messico e portano lo spettatore a scoprire un finale abbastanza ambiguo. La nuova serie Netflix racconta un fatto di cronaca che è davvero avvenuto. Protagonista è una detective, Rebecca, interpretata da Maite Perroni. Quest’ultima è una detective della scientifica che improvvisamente e in modo casuale scopre che esistono due donne che sono identiche a lei. Una scoperta sconvolgente che porta la protagonista Rebecca nella trama verso un finale che va spiegato bene. Vediamo ora insieme come finisce Triada.

Come finisce Triada (Triptych): la spiegazione del finale della serie Netflix

Protagoniste della trama di Triada sono tre gemelle identiche. La morte di una di loro porta le altre due a fare questa sconvolgente scoperta. La serie TV Netflix, però, c’è da dire che finisce in modo decisamente strano. Nel corso dei vari episodi l’infermiera Beatriz, che lavorava in ospedale al momento della loro nascita, rivela a Rebecca che con le sue due gemelle era stata scelta per eseguire un esperimento con Bernando Saenz. La detective incontra così Tamara e Pilar a casa della mamma adottiva. La seconda confessa che, in effetti, aveva gestito l’adozione di Aleida Bernando, suo suocero. La cosa strana è che il tutto sia accaduto a New York.

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Netflix

Pilar continua ammettendo che dietro Bernando e Federico c’era un’altra persona, un uomo. Con l’aiuto della donna, Rebecca decide di entrare nei sotterranei del’ospedale. Qui con Umberto trova un baule che porta le iniziali di Bernando Saenz. Al suo interno c’è una foto di una donna nazista, identica alle gemelle. Rebecca è sconvolta e si reca da Julia, la psichiatra. Quest’ultima le fa sapere che l’uomo di cui parlava la mamma adottiva di Aleida era Marcus Erzoc, il quale è ricercato dai servizi segreti d’Israele. Il tutto, però, risulta essere una trappola, in quanto l’uomo in realtà si chiama Thomas Meyer.

Finale Triada: Aleida è viva, ecco tutta la verità sull’esperimento

Rebecca a un certo punto della trama di Triada viene chiamata da Beatriz, che le chiede di raggiungerla nella sua abitazione. Qui, però, la detective la trova morta. In quanto aveva detto proprio a Eugenio che si sarebbe recata da Beatriz, Rebecca è sempre più sicura che sia lui il colpevole della morte di Aleida e ora anche di quella di Beatriz. Si reca così a casa dell’uomo, dove però qualcuno le spara contro. Rebecca riesce a fuggire grazie a Umberto, il quale le promette che porterà lei e Tamara in un posto sicuro. Le due vengono in realtà trasportate nella casa della psicologa, che è la responsabile dell’esperimento e Umberto è un suo alleato. Quest’ultimo ha tenuto sotto controllo Rebecca per tutto questo tempo. Così, le due gemelle vengono rapite e chiuse in un bunker. Qui Julia svela loro la verità.

La psicologa aveva un legame con Thomas Meyer, l’uomo che aveva fatto da mentore a Bernando e Federico. Il suo obiettivo era quello di comprendere se a influire sul carattere di una persona è l’ambiente in cui si cresce oppure la genetica. Per questo ha deciso di prendere sotto esame delle gemelle, che ha separato dalla nascita, dando loro una vita differente sotto tutti i punti di vista. Si tratta del progetto del Triada che viene svelato così nel finale della serie messicana. Meyer negli Stati Uniti si era tirato indietro a un certo punto, ma Julia ha continuato con l’esperimento. Tornata in Messico aveva fatto la conoscenza del dottor Bernando.

Diventata capo del dipartimento di psichiatria, Julia è riuscita a mettere le mani sulla prima fecondazione in vitro di trigemine completamente uguali. Ebbene Rebecca e Tamara nel finale di Triada scoprono che Aleida è ancora viva ed è stata rinchiusa in quella casa. Le tre gemelle riescono a ritrovarsi, ma Julia punta contro di loro una pistola.

Dopo di che, spunta la scena in cui le tre gemelle si trovano in auto felici di essere insieme e di essersi trovate. Questo fa pensare che Triada finisce con Rebecca che riesce a sparare a Julia, che è ancora viva, ma rinchiusa nel bunker. Si presume che siano state le tre sorelle a lasciarla lì. Aleida alla fine si trova in ospedale per accertamenti e, intanto, si ha la conferma che Eugenio non c’entrava nulla.

Qual è la storia vera di Triptych: i fatti reali

Triada è ispirata a una storia vera quella dei tre fratelli Edward Galland, David Kellman e Robert Shafran, i quali sono stati separati alla nascita e cresciuti da famiglie diverse. Uno viveva con una famiglia di classe operaia, un altro con uma di classe media e l’altro a casa di un medico ricco. Collocandoli in famiglie e ambienti differenti era possibile comprendere cosa influisce di più in una persona, se l’ambiente o la genetica. La storia risale al 1980, quando a 19 anni i tre gemelli si incontrano casualmente. Fino a quel momento nessuno di loro sapeva dell’esistenza l’uno dell’altro. Sebbene fossero vissuti in ambienti differenti Edward, David e Robert non erano identici solo fisicamente, ma anche in tanti atteggiamenti e interessi. Insieme hanno aperto il ristorante Triplets e hanno costruito rispettivamente le loro famiglie, avendo anche dei figli.

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Purtroppo Edward Galland si è suicidato nel 1995 a causa delle depressione. C’è da dire che i tre gemelli sin da bambini avevano sviluppato dei problemi mentali. “Coloro che ci stavano studiando hanno visto che si stava verificando un problema. E avrebbero potuto aiutare… e non l’hanno fatto”, ha rivelato David Kellman in un’intervista per il New York Post. L’uomo si riferiva allo studio portato avanti dall’agenzia di adozione a cui erano stati affidati. Ciò che si sa è che l’agenzia li aveva separati quando avevano 6 mesi e che la loro mamma biologica era un’adolescente che li aveva partorito all’Hillside Hospital di Glen Oaks, a New York, nel 1961.

I genitori adottivi non erano a conoscenza dell’esistenza degli altri gemelli. L’agenzia che si chiamava The Louise Wise Agency aveva fatto sapere loro che era in corso uno “studio di routine sullo sviluppo del bambino”. Sulla loro vita è stato creato un documentario nel 2018, intitolato Tre identici sconosciuti disponibile su Apple TV e Prime Video a pagamento.

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