Una preghiera prima dell’alba: storia vera di Billy Moore e finale
Ultimo aggiornamento 18 Maggio 2024 12:45 pm by Redazione
Una preghiera prima dell’alba è il film che racconta la storia di Billy Moore. La pellicola del 2018, diretta da Jean-Stéphane Sauvaire, ruota appunto intorno al pugile britannico e al suo travagliato passato da tossicodipendente. Viene arrestato in Tailandia, dopo essere stato accusato di essere in possesso di beni rubati e un’arma da fuoco. Ma vediamo insieme cosa c’è di vero nel film Una preghiera prima dell’alba e la spiegazione del finale.
Una preghiera prima dell’alba: la trama del film
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La trama di Una preghiera prima dell’alba prende inizio con Billy Moore che si trova in Tailandia, dove viene arrestato dopo essere stato trovato in possesso di beni rubati e un’arma da fuoco. Precisamente finisce nella prigione di Klong Prem, dove si lascia travolgere dagli orrori della vita carceraria thailandese. I rapporti con gli altri detenuti e il personale sono abbastanza tesi e improvvisamente si scatena un violento scontro, durante il quale morde il collo un ufficiale. Intanto, cerca di fare amicizia con un prigioniero transgender, Fame. La vita in prigione per il pugile diventa sempre più complicata e continua a dipendere dalle droghe.
Billy Moore arriva a un punto limite, tanto che tenta il suicidio tagliandosi il polso, ma riesce a sopravvivere. Con l’aiuto di Fame, alla fine si unisce a una squadra di Boxe. Nel frattempo, inizia tra lui e il detenuto transgender una relazione amorosa. Billy riesce, intanto, ad adattarsi all’arte del Muay Thai e vince il suo primo incontro. Rimasto colpito dal risultato, il guardiano della prigione, Preecha, lo trasferisce nella cella della squadra di boxe. Ma ecco che gli viene tesa un’imboscata da Keng e dalla sua banda, che lo minacciano. Inoltre, si scopre che Billy soffre di ernia. Nonostante questo, lui vuole ancora competere.
Dove vedere Una preghiera prima dell’alba?
Come finisce Una preghiera prima dell’alba: spiegazione finale
Verso il finale di Una preghiera prima dell’alba, un nuovo incontro di Muay Thai per Billy Moore è estenuante. Nonostante ciò, riesce a mettere l’avversario fuori combattimento. Il trauma fisico, però, è troppo importante, al punto che il pugile finisce per vomitare sangue e svenire. Billy viene portato subito in ospedale e qui, dopo essersi svegliato, sgattaiola fuori. Ma riconsidera le sue azioni e torna in ospedale. Dopo essere trasferito, nel finale, Billy incontra suo padre, il quale è interpretato dal vero Billy Moore. I due si scambiano un sorriso e finisce così il film.
I titoli di coda rivelano che, dopo aver scontato tre anni, il pugile è stato trasferito nella prigione del Regno Unito e rilasciato su amnistia dal Re della Tailandia, nell’ottobre del 2010. Dopo la sua liberazione, Billy ha dedicato la sua vita a lavorare con altri tossicodipendenti e a cercare di mantenere la sua vita sana.
Il cast del film Una preghiera prima dell’alba
- Joe Cole è Billy Moore
- Pornchanok Mabklang è Fame
- Panya Yimmumphai è Keng
- Somluck Kamsing è l’allenatore
- Vithaya Pansringarm è Preecha
- Billy Moore è il padre di Billy
Una preghiera prima dell’alba storia vera: chi è Billy Moore?
Billy Moore è un pugile che ha subito un’infanzia violenta per mano del padre alcolizzato, come lui stesso ha raccontato nel suo libro Una preghiera prima dell’alba, su cui è basato il film. Cresciuto in povertà a Walton (Liverpool), si è lasciato travolgere da una vita fatta di criminalità e tossicodipendenza. Ha iniziato a compiere dei crimini a 16 anni, ma il film si concentra più che altro sul periodo trascorso nella prigione thailandese. Educato a sentirsi dire che era una persona inutile, credeva che la vita non avesse valore e si sentiva solo. Tutto questo l’ha portato a commettere i suoi errori.
Billy Moore ha trascorso degli anni in prigione principalmente con accuse di furto con scasso e reati legati alla droga. Anche prima della sua detenzione in Tailandia, è spesso stato nelle carceri del Regno Unito. La prima volta è finito in prigione all’età di 17 anni. Com’è finito Moore in Tailandia? Dopo essersi ripreso con un programma di riabilitazione, ha fatto un viaggio in Tailandia nel 2005 per cambiare la sua vita e ricominciare da capo come pugile. Qui ha insegnato inglese e ha anche lavorato come controfigura di Sylvester Stallone in Rambo IV. Ma si è ritrovato di nuovo in mezzo a droghe e criminalità, finendo in cattive compagnie.
Billy Moore chi è: perché è stato arrestato in Tailandia?
L’arresto di Billy Moore in Tailandia è avvenuto per un cellulare rubato. E la prima notte in prigione è stato davvero inserito in una cella di massa dove c’era un cadavere. Precisamente l’arresto è avvenuto nel 2007, con la condanna di tre anni nel carcere di Chiang Mai, dove è stato coinvolto nella squadra di combattimento Muay Thai. Prima di finire in prigione, aveva avuto un incidente con uno scooter, che gli aveva lasciato dei problemi allo stomaco. Tali complicazioni si sono aggravate combattendo nel carcere. Dopo diversi interventi chirurgici in ospedale, è stato trasferito nella prigione di Klong Prem.
Billy Moore è davvero fuggito dall’ospedale, ma è tornato indietro in quanto si è reso conto che avrebbe avuto maggiori possibilità di sopravvivere se fosse rimasto. Scrivere il libro Una preghiera prima dell’alba per il pugile è stato terapeutico, in quanto ha avuto la possibilità di esporre tutti i suoi errori. La decisione è arrivata mentre si trovava in prigione a Bangkok. E mentre era nella prigione di Klong Prem è vero che Billy Moore ha continuato ad abusare di droghe. Ma ha davvero morso il collo di un uomo in carcere? Ebbene sì, la storia vera ci dice che l’ha fatto quando ha preso parte a una lite, dopo aver cercato di difendersi. Precisamente ha morso un iraniano, Ali.
Billy Moore storia vera: Fame esiste davvero?
Nel film Una preghiera prima dell’alba conosciamo Fame, un detenuto transgender, con cui Billy ha una relazione. Nel libro non viene menzionato e nella realtà sappiamo che ha davvero fatto amicizia e aiutato dei detenuti transgender. Nel libro, il pugile si riferisce a loro usando il termine “ladyboys”. Fame è, però, un personaggio immaginario. Ma ha davvero assistito a uno stupro in prigione? Moore nel suo libro racconta di essere rimasto traumatizzato da omicidi e stupri che si sono verificati con regolarità all’interno del carcere.
Billy Moore ha davvero cercato di uccidersi in prigione?
Come si è avvicinato alla boxe Muay Thai in prigione? A convincerlo sono state le guardie carcerarie, che gli hanno fatto notare che un pugile come lui avrebbe potuto avere la meglio e non essere più un bersaglio. Ma Billy Moore non ha mai tentato il suicidio, come invece è possibile notare nel film, tagliandosi i polsi. In realtà, aveva preso la decisione di impiccarsi e un giovane detenuto thailandese l’ha convinto a non farlo, dicendogli che il resto dei prigionieri viene solitamente picchiato quando qualcuno si suicida. Il combattimento ha aiuto Billy Moore a ottenere il rispetto degli altri detenuti. Ma la boxe Muay Thai non gli ha provocato una pena ridotta. Nella realtà, è riuscito a lasciare la prigione thailandese dopo aver presentato una richiesta all’ambasciata britannica per essere rimpatriato.
Billy Moore e l’attore Joe Cole si sono incontrati
È vero che si è fatto un tatuaggio sulla schiena in prigione, come si vede nel film. Ed è anche vero che l’attore che l’ha interpretato nel film Una preghiera prima dell’alba, Joe Cole, l’ha incontrato. Ebbene sono diventati grandi amici. Alcuni attori che hanno interpretato dei detenuti sono ex detenuti nella vita reale ed ex pugili. La scena finale, ad esempio, è stata girata in una prigione attiva nelle Filippine. Joe Cole ha trascorso mesi ad allenarsi a Muay Thai per interpretare il ruolo e il vero Billy Moore l’ha aiutato!
C’è da dire che l’esperienza in prigione non si è conclusa in quegli anni. Infatti, Billy Moore è stato nuovamente arrestato per furto con scasso, nel Regno Unito, nel 2018. Infine, nella storia vera il padre di Billy non è andato mai a trovarlo in prigione in Thailandia. Nel finale del libro, Moore ammette di amare comunque suo papà e di averlo perdonato per la difficile infanzia che gli ha fatto vivere.