1 Luglio 2024
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Apocalisse, meno 90 secondi: come interpretare il Doomsday Clock

Mancano 90 secondi all’Apocalisse, questo è ciò che ci dice l’orologio del Giorno del Giudizio, ovvero il Doomsday Clock. Questo vuol dire che mancherebbe sempre meno alla fine del mondo. Ma come interpretare questo orologio sull’Apocalisse? L’intervallo dei 90 secondi è simbolico. Dunque, non mancano 90 secondi alla fine del mondo. Si tratta di un periodo temporale che viene definito attraverso i minuti e i secondi. La mezzanotte è l’ora X, si riferisce al momento dell’Apocalisse. Rispetto allo scorso anno siamo a un secondo in meno. A decidere quanto manca alla fine del mondo è il Bulletin of the Atomic Scientist, il portale che ha ideato l’orologio per tenere gli occhi aperti su ciò che accade nel mondo e che può provocare l’Apocalisse.

Apocalisse: come interpretare l’orologio

Il Doomsday Clock ci indica che mancano 90 secondi alla fine del mondo. Come già abbiamo spiegato, si tratta di un orario simbolico, che non corrisponde all’effettiva ora. Non mancano effettivamente 90 secondi all’Apocalisse. Semplicemente ci aiuta a capire che manca poco tempo alla mezzanotte, che rappresenta appunto il Giorno del Giudizio. Ogni anno le lancette indicano quanto tempo resta all’umanità in modo simbolico, utilizzando delle lancette di un orologio. Il Doosmday Clock esiste dal 1947 e ogni anno le sue lancette possono essere spostate in base a ciò che accade nel mondo. Di certo, il passaggio da 100 secondi a 99 incute abbastanza timori.

Di certo non stiamo vivendo tempi felici e questo fa riflettere sui rischi che sta correndo l’umanità andando incontro all’Apocalisse. Il Doomsday Clock viene tenuto sotto controllo e modificato da un team di esperti, scienziati e decisori pubblici qualificati. La distanza ipotetica al Giorno del Giudizio nel 2023 è di 99 secondi. Lo scorso anno dopo lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina restavano 100 secondi alla mezzanotte. Si trattava già di un margine molto stretto. Nel 2020, invece, l’orologio indicava come arco temporale simbolico 2 minuti. Quell’anno era appena scoppiata la pandemia del Covid-19.

Chiaramente non c’è una data precisa che viene rappresentata dalla mezzanotte. Semplicemente, il Doomsday Clock ha il compito di aprirci gli occhi su tutti gli elementi che ci stanno portando sempre di più verso la distruzione.

Perché il Doomsday Clock riporta 90 secondi all’Apocalisse

La prima volta il Doomsday Clock, in piena Guerra Fredda, era stato impostato alle ore 23.53. Dunque, inizialmente si era usato come arco di tempo i sette minuti alla mezzanotte. Le lancette da allora sono state spostate 23 volte. Ora nel 2023 siamo sempre più vicini alla mezzanotte, ovvero all’Apocalisse con appena 90 secondi. Tra le cause ci sono la guerra tra Russia e Ucraina, con il rischio legato all’utilizzo di armi nucleari, e ai cambiamenti climatici. Non solo, a portarci vicini all’Apocalisse sono anche la disinformazione e le tecnologie distruttive che in questi ultimi anni sono sempre più diffuse.

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