Chi era Ettore Mo: com’è morto, moglie, figli, carriera del giornalista
Il Corriere della Sera il 9 ottobre 2023 annuncia la morte di Ettore Mo, uno dei suoi più grandi giornalisti. L’uomo ha lavorato presso il noto giornale dal 1962 al 2011. Fonte di grande ispirazione per varie generazioni di giornalisti, Mo è morto a 91 anni. Indubbiamente è stato uno dei più famosi corrispondenti di guerra italiani e inviato speciale del Corriere della Sera. Nato a Borgomanero il 1° aprile del 1932, ha dato ufficialmente inizio alla sua carriera nel 1962. Ma vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere sul giornalista che si è spento in queste prime giornate di ottobre.
Ettore Mo: la causa della morte del giornalista
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Lutto nel mondo del giornalismo, che perde uno dei suoi più grandi e importanti volti: Ettore Mo. Molti italiani si stanno ora chiedendo com’è morto e, dunque, quali sono le cause. Al momento, non sono state rese note. Si pensa che il giornalista, firma storica del Corriere della Sera, si sia spento a causa di problemi di salute generati all’avanzare dell’età.
Ettore Mo vita privata: moglie e figli del giornalista
Per quanto riguarda la vita privata di Ettore Mo non si sa quasi nulla. Mentre sulla carriera lavorativa c’è molto da scoprire, in quanto sono noti vari dettagli sul suo operato nel mondo del giornalismo, non ci sono particolari informazioni sull’aspetto privato. Infatti, non è neanche noto se avesse una moglie e dei figli. Ettore Mo ha sempre tenuto privata la sua vita lontano da giornali, articoli e interviste. Un uomo molto riservato, fino all’ultimo giorno della sua vita.
Biografia e carriera di Ettore Mo
Ettore Mo è nato il 1° aprile del 1932 a Borgomanero, comune italiano situato nella provincia di Novara, in Piemonte. Nel 1962 ha deciso di farsi avanti e di presentarsi a Piero Ottone, corrispondente da Londra per il Corriere della Sera, per avere un lavoro come giornalista. Ebbene ha così ottenuto una posizione nella sede della capitale inglese del noto giornale. Secondo quanto lui stesso ha raccontato negli anni, precedentemente ha girato il mondo. Ha svolto vari lavori, tra cui quello di “sguattero e cameriere” nelle città di Parigi e Stoccolma. Ha fatto il barista e il bibliotecario in altre città ancora. Non solo, ha svolto senza alcun titolo il ruolo di insegnante di francese a Madrid.
Ha lavorato come infermiere in un ospedale di Londra. E, infine, prima di diventare un giornalista affermato, Ettore Mo è stato steward (incaricato dell’assistenza ai passeggeri) sulla nave della marina mercantile britannica, in prima classe. Fino al 1979 ha lavorato prima a Roma e poi a Milano, occupandosi di musica e teatro. Ed ecco che quell’anno ha ottenuto il suo primo incarico come inviato speciale. Ettore Mo è stato mandato a Teheran, in Iran. In quello stesso periodo, ha compiuto il suo primo viaggio in Afghanistan, dove è diventato uno dei massimi conoscitori. Il giornalista è tornato diverse volte sul posto, anche da clandestino e travestito da mujaheddin.
Più volte ha intervistato Aḥmad Shāh Masʿūd, conosciuto come il Leone del Panshir o il Generale Massoud. Per lui quest’ultimo è stato un amico. Per più di 20 anni il giornalista si è occupato di politica estera, raccontando all’Italia le crisi mondiali e intervistando vari protagonisti del XX secolo. La sua filosofia di vita e di lavoro è sempre stata quella: vedere con i propri occhi, ascoltare i testimoni e riportare tutto in prima persona. Dopo essere andato in pensione, Ettore Mo ha continuato a girare il mondo, alla ricerca di nuove storie da raccontare.