Galileo Galilei vita in breve: teorie, famiglia e la condanna
Ultimo aggiornamento 26 Febbraio 2023 2:26 pm by Redazione
Chi era Galileo Galilei? Stiamo parlando di una figura importantissima nel mondo della scienza. Difficile fare una biografia brevissima di questo volto rivoluzionario della scienza. Infatti, sono tantissimi i dettagli che bisogna conoscere fino ad arrivare a ciò che oggi dice la Chiesa su quanto accadde qualche secondo fa. Galileo fu condannato e arrestato per le teorie rese note negli anni e per il suo sostegno a ciò che precedentemente aveva rivelato Copernico. Tra invidie e voglia di diventare un uomo ricco, Galilei si è fatto strada nelle città italiane diventando noto in diverse parti del mondo. Il suo nome arrivò in quegli anni persino in Cina.
Chi era Galileo Galilei in breve: famiglia e studi
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In breve, Galileo Galilei nacque a Pisa il 15 febbraio 1564 ed era il più grande tra i sette figli di Vincenzo Galilei e Giulia Ammannati. Il padre era un musicista, che divenne musico di corte a Firenze. Ma cosa studiò Galileo? Luogo dove rimase affascinato dalla vita monastica, fu il monastero di Vallombrosa a fargli studiare greco, latino e logica. Diventò un novizio, ma questo non era ciò che desiderava suo padre, in quanto credeva che economicamente parlando non avrebbe ottenuto grandi risultati in futuro. Per questo motivo decise di iscriverlo al collegio La Sapienza di Pisa quando aveva 17 anni. Qui, però, non seguì il consiglio del padre di studiare medicina. Infatti, scelse di concentrarsi sulla matematica all’anatomia. Attaccabrighe, Galileo Galilei amava la dialettica.
Galileo Galilei biografia in breve: come diventò rivoluzionario
Fino a quel momento, nessuno aveva mai messo in discussione le idee di Aristotele, secondo cui un oggetto pesante cade più velocemente rispetto a uno leggero. Galileo Galilei portò avanti le sue teorie, andando a smentire quella di Aristotele. Non solo, un giorno si trovava nel Duomo di Pisa quando improvvisamente rimase attratto dall’oscillazione di un lampadario. Una leggenda narra che usò il suo polso come cronometro, scoprendo che il periodo di oscillazione non dipende dall’ampiezza. Galileo voleva cambiare i suoi studi, ma il padre credeva che ci fosse molto più lavoro per un medico che per un matematico. A 21 anni decise quindi di abbandonare l’università e non si laureò.
Quando tornò a Firenze riuscì a mantenersi da solo dando lezioni ad altri giovani e scrivendo saggi. In breve tempo attirò l’attenzione di molte figure note dell’epoca. Ed ecco che Ferdinando I de’ Medici, granduca di Toscana, lo prese sotto la sua protezione. Nel 1589 ricevette l’offerta per un posto come professore di matematica all’Università di Pisa, ma aveva bisogno di ottenere più denaro, ossessione che lo accompagnò per tutta la sua vita. Nel frattempo, nella città di Pisa il suo nome diventava sempre più noto. In particolare, iniziarono a nascere nuove leggende sul suo conto, soprattutto quando teorizzò che due corpi qualsiasi che cadono nel vuoto toccano terra nello stesso momento.
Biografia di Galileo Galilei: l’ossessione per i soldi e l’amore
Quando nel 1591 morì suo padre Vincenzo, Galileo si ritrovò a diventare il capofamiglia. Fortunatamente all’Università di Padova gli offrirono un posto più pagato rispetto al precedente. Al suo collega Keplero, attraverso delle lettere, confessò di non voler pubblicare le sue tesi per paura di subire lo stesso risultato ottenuto dal maestro Copernico. Quest’ultimo fu schernito dalla comunità scientifica e Galileo aderiva alle sue teorie. Keplero, invece, lo invogliò a portare avanti le sue ipotesi. Ma Galileo alla fine ignorò i consigli del collega.
A Padova trascorse i più bei anni della sua vita, accedendo ai salotti di cultura e della nobiltà del posto. Ma voleva diventare ricco e ancora non era riuscito nel suo intento. Provò quindi a inventare un termometro, arrivando a creare un compasso geometrico militare. Per quanto riguarda l’amore, proprio in questa fase della sua vita, incontrò Marina Gamba e si innamorò di lei. La donna era di una classe sociale inferiore. Non si sposarono ed ebbero insieme due figlie, che costrinse a farsi suore, e un figlio, che chiamò come suo padre, Vincenzo. Ma mentre diventava famoso e più ricco, la sua salute iniziò ad accusare dei problemi dall’anno 1603.
Galileo Galilei: le denunce e le invidie
Inventò varie lenti e cannoni occhiali, che uso per osservare il cielo e che lo aiutarono a scoprire i quattro maggiori satelliti di Giove, la natura rocciosa della Luna, le macchie solari e le fasi Venere. Galileo scrisse un libro, dove rese note le sue osservazioni, il Siderus nuncius. Il volume divenne un best-seller, tanto che arrivò fino in Cina. Ma era considerato Keplero il miglior astronomo del mondo. Questo fu un dettaglio che pare fece storcere il naso a Galileo. Infatti, sembra che ignorò la richiesta del collega di avere una lente più buona del telescopio. Ora il suo scopo era solo quello di entrare alla corte dei Medici.
Nel 1610 finalmente riuscì a diventare professore a Pisa e filosofo e matematico del granduca. Nacque con lui il metodo scientifico, ma quando iniziò a prendere le difese del sistema copernicano, come immaginava, insorsero gli invidiosi. Cinque anni dopo Tommaso Caccini, frate domenicano, si recò a Roma per denunciare la pericolosità delle teorie di Galileo al Santo Uffizio. Secondo l’uomo, alcune sue frasi contraddicevano le Sacre Scritture. Precisamente queste furono le affermazioni incriminate: “La Terra non è il centro del mondo, né immobile, ma da sé si muove” – “Il Sole è […] del tutto immobile”.
Galileo Galilei arrestato: perché finì sotto processo
Il potente cardinal Bellarmino convinse papa Paolo V a costituire un tribunale per capire quanto fossero eretiche le sue convinzioni sulle tesi di Copernico. Galileo Galilei finì sotto processo precisamente nel 1616. Scampò al pericolo, ma qualcuno misteriosamente scrisse nel verbale del processo un atto dove lo scienziato veniva obbligato a non parlare delle teorie copernicane. Dopo la pubblicazione del manoscritto Dialogo, i nemici resero noti gli atti falsificati durante la prima serie di udienze. Per questo Galilei fu accusato di eresia e così condannato!
Durante il secondo processo, quando ormai era anziano e non in buona salute, il Dialogo aveva ottenuto un grandissimo successo. Anche il papa in carica, Urbano VIII, si dichiarava un suo estimatore. Le sue tesi rivoluzionarie, la sua fama e la mancata umiltà portarono d’improvviso anche il papa a cambiare idea sul suo conto. Nel 1633 a Roma, Galileo fu messo agli arresti domiciliari. Per settimane ci furono vari interrogatori, fino all’ultima udienza di giugno. Venne condannato alla reclusione a vita, commutata negli arresti domiciliari. Continuò a scrivere e a studiare fino alla morte nella sua casa di Arcetri, avvenuta nel 1642. Nonostante tutto, il suo corpo giace nella chiesa di Santa Croce a Firenze.
Galileo Galilei: cosa dice la Chiesa oggi
Ebbene nel 1992 papa Giovanni Paolo II ha deciso di riabilitare solennemente Galileo. Ratzinger, che era prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, ha studiato con attenzione le condizioni che portarono alla condanna dello scienziato ammettendo l’errore commesso dall’Inquisizione.
La Chiesa ha sempre sostenuto che non c’erano prove a suo favore. Si è scoperto, attraverso dei documenti negli archivi del Vaticano, che a salvare dal rogo Galilei fu il cardinale Bellarmino, proprio colui che l’aveva inizialmente accusato. Quest’ultimo scrisse “Galileo non è eretico”.