26 Luglio 2024
Letteratura

Uno, nessuno e centomila riassunto: storia e concetti chiave

Qual è il riassunto di Uno, nessuno e centomila? Si tratta del noto romanzo di Luigi Pirandello che passa sempre dai banchi di scuola, fortunatamente. Un’opera di letteratura che è stata iniziata nel lontano 1909, ma che è venuta alla luce solo a dicembre del 1925. La storia è stata pubblicata come un romanzo a puntate attraverso la rivista La Fiera Letteraria e in un unico volume l’anno successivo. Il protagonista di Uno, nessuno e centomila è Vitangelo Moscarda, conosciuto anche come Gengè. Stiamo parlando di un uomo benestante che vive nel paese di Richieri insieme a sua moglie Dida.

Uno, nessuno e centomila: riassunto in breve del romanzo di Pirandello

In breve, la storia di Uno, nessuno e centomila ruota intorno a Vitangelo Moscarda, detto anche Gengè. Quest’uomo benestante si ritrova a vivere una dura crisi, che prende inizio da una mattina qualunque, quando sua moglie Dida gli fa notare un dettaglio. Ebbene si tratta di una lieve pendenza del naso di Vitangelo. Quest’ultimo non si era mai posto il problema prima e non aveva mai notato con attenzione il dettaglio. A questo punto, il protagonista del romanzo di Pirandello si ritrova a fare un’analisi su sé stesso, arrivando a dedurre che non si conosce abbastanza. Infatti, è ormai convinto che tutti vedano in lui i difetti e i dettagli che lui non nota.

Il titolo Uno, nessuno e centomila si riferisce proprio al fatto che Vitangelo inizia a pensare di non essere solo “uno” ma “centomila”. Questo perché è sicuro che ogni persona lo vede in modo differente. A questo punto, Gengè decide di cambiare modo di vivere. Innanzitutto, considerato come un usuraio, sfratta una persona molto povera di casa (Marco Di Dio) e poi gli regala un’altra abitazione molto più carina. Ma gli abitanti di Richieri credono che sia un pazzo. Dunque, non ottiene il risultato sperato.

Uno, nessuno e centomila storia in breve: come finisce

Vitangelo va avanti così nel romanzo Uno, nessuno e centomila. A un certo punto fa liquidare la banca del padre, da cui otteneva un certo guadagno. Non solo, maltratta anche sua moglie. Ed ecco che gli amministratori della banca, Dida e il suocero cercano un modo per chiuderlo in un manicomio. Vitangelo viene a scoprire il complotto da un’amica di sua moglie, Anna Rosa. Il protagonista per ringraziarla la tiene in considerazione nella sua nuova vita, ma lei spaventata gli spara. Tutti credono che Vitangelo abbia avuto una relazione extraconiugale con Anna Rosa. Gengè non prova neanche a far cambiare idea alle persone, mostrandosi addirittura pentito come se fosse colpevole.

Decide così di donare tutto ciò che possiede e di costruire un ospizio per i poveri, dove va lui stesso a vivere. Ormai Vitangelo è solo, povero e tutti credono che sia impazzito. Uno, nessuno e centomila finisce con il protagonista che preferisce essere “nessuno”, rinnegando la propria identità. Si abbandona così allo scorrere del tempo senza essere qualcuno.

Uno, nessuno e centomila: il significato della storia

Il romanzo di Pirandello riflette sulla questione ‘maschere’. Le maschere che ognuno di noi può indossare per cambiare personalità e mostrarci come gli altri vorrebbero vederci. Vitangelo decide, infatti, di portare diverse maschere, in quanto ogni persona che incontra nota qualcosa diverso in lui. Alla fine della storia, il protagonista decide di liberarsi da ogni maschera diventando “nessuno”.

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