Volami via, la storia vera del film: chi sono Thomas e Marcus
Volami via è un film diretto da Christophe Barratier del 2021. Si tratta del remake della pellicola tedesca Conta su di me del 2017. Non tutti lo sanno, ma questo film racconta una storia vera. Infatti, nella vita reale è nata davvero un’amicizia tra il viziato Thomas e l’adolescente Marcus. La trama inizia con il primo che sta faticando a trovare la propria strada, mostrandosi come un giovane viziato e per nulla propenso a darsi da fare. Il padre decide di metterlo con le spalle al muro facendogli conoscere un adolescente gravemente malato. Questo incontro cambia le vite di entrambi.
Volami via (2021): di cosa parla il film, la trama
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Protagonista della trama di Volami via è Thomas Reinhard, il quale è un ragazzo viziato e perdigiorno. Stanco del suo comportamento, il padre chirurgo lo costringe a occuparsi di alcuni dei suoi pazienti. Tra questi c’è Marcus, il quale ha una grave malattia. Quest’ultimo vive con sua mamma nella periferia di Parigi e trascorre il suo tempo tra le mura dell’ospedale e quelle del centro di accoglienza medica, in quanto vive in una condizione di polihandicap. Quando Thomas e Marcus si incontrano tra loro nasce un importante legame che cambia profondamente le loro esistenze.
Dove vedere Volami via?
Volami via è basato su una storia vera
Ebbene sì, il film Volami via è basato una storia realmente accaduta. Christopher Barratier per realizzarlo si è ispirato a questa amicizia che già era stata raccontata da Marc Rothemund con il film Dieses bescheuerte Herz del 2017. Entrambe le pellicole si basano sul libro Dieses bescheuerte Herz: Uber den Mut zu di Lars Amend e Daniel Meyer del 2013. Un’amicizia unica quella nata tra Thomas e Marcus. Il secondo si è ritrovato a condurre una vita normale nonostante la sua disabilità. Invece, Thomas non era capace di trovarsi un posto nel mondo. Ma ecco chi sono nella realtà e cosa c’è di vero.
Nella vita reale Thomas si chiama Lars Amend ed è appunto colui che ha scritto il romanzo su cui si basa il film insieme a Daniel Meyer (nel film è Marcus). In un’intervista per Spiegel ha raccontato che i primi minuti del film sono immaginari. Infatti, nella vita reale non è mai stato davvero un ragazzo propenso a bere e a fare festa in discoteca. Inoltre, suo padre non è stato un cardiochirurgo, bensì un insegnante con uno stipendio normale. Scrivere il libro è stata un’idea di Daniel, che lui ha aiutato quando si ritrovava a viaggiare in giro per il mondo per trovare il significato della vita. Si sono incontrati trame un’amica che gestiva una struttura per bambini.