27 Luglio 2024
Storia

La Guerra del Vietnam riassunto: punti principali, presidenti e cause

La Guerra del Vietnam rappresenta uno dei conflitti più significativi della storia, sia politicamente che simbolicamente. Si tratta di una fase della Guerra Fredda, durante la quale gli Stati Uniti hanno dato il loro appoggio al Vietnam del Sud. Il motivo? In quel periodo era in corso un conflitto regionale che riguardava l’autonomia territoriale e la lotta contro il comunismo. Proprio questo fu il terreno della Guerra Fredda con gli USA da una parte e URSS e Cina dall’altra, rispettivamente con il Vietnam del Sud e quello del Nord. La Cina comunque non volle intervenire mai in modo diretto. Questo conflitto viene ricordato come una delle più grandi sconfitte per gli Stati Uniti.

Guerra in Vietnam: perché è scoppiata

La Guerra del Vietnam si è combattuta tra il 1960 e il 1975, con il regime sudvietnamita da una parte e il Vietnam del Nord dall’altra. Inizialmente ci fu una guerra civile tra le due regioni. Dopo di che, si ritrovarono coinvolti uno contro l’altro in un conflitto internazionale USA e Urss. Ciò avvenne quando i sudvietnamiti trovarono l’appoggio e il sostegno degli Stati Uniti e dei suoi Paesi alleati. Nel frattempo, i nordvietnamiti trovarono aiuto nell’Unione Sovietica e nella Repubblica Popolare Cinese.

Una guerra triste e sanguinosa, che segnò una delle pagine più brutte della storia dopo la Seconda Guerra Mondiale. Ci furono più di 5 milioni di vittime, di cui la maggior parte erano proprio i civili. Una popolazione innocente, che subì feroci attacchi.

Chi erano i presidenti americani durante la Guerra del Vietnam?

  • Dwight Eisenhower dal 1953 al 1961 (Repubblicano)
  • John F. Kennedy dal 1961 al 1963 (Democratico)
  • Lyndon B. Johnson dal 1963 al 1969 (Democratico)
  • Richard Nixon dal 1969 al 1974 (Repubblicano)
  • Gerald Ford dal 1974 al 1977 (Repubblicano)

Guerra del Vietnam: le origini, da dove tutto iniziò

Dal 1946 al 1954 ci fu una guerra tra Francia e Vietnam. Ciò avvenne quando il Giappone avanzò in Asia per conquistare la penisola. Va precisato che fino alla Seconda Guerra Mondiale il Vietnam faceva parte dell’impero coloniale francese. Quella che oggi è noto come la guerra d’Indocina vide combattere l’esercito francese contro i militanti del movimento Vietminh, guidato da Ho Chi Minh e legato a potenze comuniste sovietiche e cinesi. Sebbene fosse sostenuta dagli Stati Uniti, la Francia si ritrovò a soccombere dopo la sconfitta del 7 maggio 1954 a Dien Bien Phu.

Il Vietnam si ritrovò così libero dal dominio coloniale, tanto che cercò di diventare uno Stato autonomo guidato da Ho Chi Minh. Gli USA non potevano permettersi di consegnare questo Stato ai comunisti e così decisero di arrivare a delle trattative di pace. Precisamente, attraverso la Conferenza di pace di Ginevra, si decise di dividere il Vietnam in due Stati, quello del Nord e quello del Sud. Il primo fu affidato a Ho Chi Minh, sotto la guida dell’Unione Sovietica, mentre il secondo ebbe un governo autoritario filo-americano. Il popolo del Vietnam, però, non riusciva ad accettare questa divisione.

Guerra del Vietnam: le prime rivolte e l’inizio del conflitto

Le prime rivolte avvennero negli anni ’50, durante la Guerra Fredda. La Guerra del Vietnam prese inizio solo nel 1960. Venne creata l’Unità 559, che aveva come obiettivo quello di potenziare la strada che dal Vietnam del Nord portava al Sud. L’attività terroristica contro il governo sudvietnamita divenne sempre più accese e nacque così il Fronte di Liberazione Nazionale, noto come Viet Cong. L’allora presidente degli Stati Uniti, Lyndon Johnson, capì che la situazione stava diventando insostenibile e che il Vietnam del Sud poteva cedere agli attacchi del Viet Cong, finendo per essere conquistato dall’Unione Sovietica.

Gli Stati Uniti attaccarono il Vietnam

A questo punto della Guerra del Vietnam, gli Stati Uniti di Lyndon Johnson e dei suoi successori decisero di inviare sempre più militari, con lo scopo di fermare il Viet Cong. Da una parte, dunque, c’era un esercito ben equipaggiato, dall’altra c’era un gruppo di guerriglieri non abituato a questo genere di guerre. Purtroppo gli USA arrivarono anche a utilizzare armi chimiche nocive, come l’Angent Orange, causando una grande quantità di vittime civili.

Com’è finita la Guerra del Vietnam

Negli Stati Uniti molti cominciarono a ribellarsi alla guerra del Vietnam. Infatti, furono tanti i cittadini americani che si scagliarono contro l’allora presidente Richard Nixon, entrato in carica nel 1969. Questa situazione portò il Vietnam del Nord a intensificare gli attacchi. Ed ecco che il 30 aprile 1975 i Vietcong riuscirono a conquistare Saigon, che rappresentava la capitale del Vietnam del Sud, mettendo così fine alla guerra. Inoltre, fu possibile riunificare finalmente il Paese.

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