Circeo serie, storia vera: il processo, che fine hanno fatto Ghira, Izzo e Guido. Come Donatella si è salvata e come è morta
Ultimo aggiornamento 18 Maggio 2024 12:45 pm by Redazione
Dal 14 novembre 2023 su Rai 1 va in onda la docuserie Circeo, composta da tre puntate. Gli appuntamenti successivi sono fissati per il 21 e il 28 novembre 2023, sempre in prima serata. Diretta da Andrea Molaioli e scritta da Flaminia Gressi, Lisa Nur Sultan e Viola Rispoli, la serie racconta la storia vera del massacro avvenuto nel 1975 e del processo. Infatti, le tre puntate hanno il compito di portare sul piccolo schermo il dramma affrontato dalle vittime e la rinascita dell’unica sopravvissuta, ovvero Donatella Colasanti. Ma vediamo ora insieme tutto quello che c’è da sapere sulla nuova docuserie che racconta il massacro di Circeo.
Circeo, la serie su Rai 1: la trama e di cosa parla
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La trama della serie Circeo su Rai 1 prende inizio dal 29 settembre 1975, quando a Roma, nel quartiere popolare della Montagnola, le due adolescenti Donatella Colasanti (Ambrosia Caldarelli) e Rosaria Lopez (Adalgisa Mandrida) si preparano a uscire con alcuni ragazzi della Roma bene. Le due ragazze non sanno, però, che alcuni di loro hanno dei precedenti penali e che stanno per vivere un incubo. Infatti, Donatella e Rosaria vengono sequestrate, picchiate e abusate per ore all’interno di una villa al Circeo. Entrambe, credute morte, vengono alla fine rinchiuse in un bagagliaio di un’auto.
Il 1° ottobre vengono ritrovate le due ragazze all’interno dell’auto, lasciata in viale Pola. Mentre Rosaria è morta, Donatella è ancora viva. La notizia di quanto accaduto sconvolge l’intera Italia e inizia un processo. Le donne, provenienti da ogni zona del Paese, raggiungono il Tribunale di Latina per sostenere Donatella e per far sì che gli assassini vengano condannati all’ergastolo. Donatella diventa così il simbolo di un movimento femminista. A difenderla c’è l’avvocato Teresa Capogrossi (Greta Scarano), un personaggio di fantasia. Quest’ultima lavora per Fausto Tarsitano (Enrico Ianniello) e poi per Tina Lagostena Bassi (Pia Lanciotti).
Dove vedere la serie TV Circeo?
La serie TV è disponibile in streaming su Paramount+. Di seguito il calendario della messa in onda su Rai 1:
2° puntata: 21 novembre 2023
3° e ultima puntata: 28 novembre 2023
Circeo, la storia vera: chi sono gli assassini e le vittime
Il massacro del Circeo è avvenuto nel comune di San Felice Circeo, in provincia di Latina, tra il 29 e il 30 settembre del 1975. Gli assassini sono Giovanni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira, mentre le vittime erano Donatella Colasanti e Rosaria Lopez. Le due adolescenti sono state attirate con l’inganno dai tre ragazzi e poi torturate.
- Giovanni Guido: detto Gianni, aveva all’epoca 19 anni e studiava architettura
- Angelo Izzo: aveva all’epoca 20 anni ed era uno studente di medicina
- Andrea Ghira: aveva all’epoca 22 anni ed era figlio dell’imprenditore edile e campione olimpico di pallanuoto Aldo Ghira
Sia Angelo che Andrea avevano dei precedenti penali. Insieme avevano effettuato una rapina a mano armata, per cui avevano scontato due anni prima del massacro 20 mesi nel carcere di Rebibbia. Inoltre, Izzo nel 1974 era stato accusato di abusi su due ragazzini, con altri due amici, e condannato a due anni e mezzo di prigione, mai scontati per via della sospensione condizionale della pena. I tre ragazzi erano dei militanti di movimenti neofascisti.
- Rosaria Lopez: aveva 19 anni ed era una barista
- Donatella Colasanti: all’epoca aveva 17 anni ed era una studentessa
Entrambe le vittime provenivano da famiglie che vivevano nel quartiere popolare della Montagnola, a Roma.
Circeo, storia vera: cos’è successo
Dopo averli conosciuti, tramite un amico estraneo al massacro, Rosaria e Donatella hanno accettato l’invito dei tre assassini, inconsapevoli di ciò che sarebbe accaduto. Izzo e Guido sono arrivati con le due ragazze a Villa Moresca, un’abitazione di proprietà della famiglia di Ghira, che ancora non avevano conosciuto. I due ragazzi avevano assicurato alle due adolescenti che avrebbero poi raggiunto insieme Lavinio. Ma ecco che dopo qualche chiacchiera, Izzo e Guido hanno iniziato a fare esplicite avances alle due ragazze, le quali non hanno dato la risposta che loro si aspettavano. Così è iniziato l’incubo.
Dalla deposizione di Donatella Colasanti, sono usciti fuori tutti i dettagli. Le due adolescenti sono state torturate e abusate dai tre ragazzi, i quali dichiaravano di essere parte del Clan dei Marsigliesi. Entrambe sono state anche drogate.
Circeo, la storia: come si è salvata Donatella Colasanti?
A un certo punto, Rosaria è stata annegata nella vasca da bagno. I tre assassini del massacro del Circeo hanno poi tentato di uccidere Donatella, strangolandola con una cintura. Sopravvissuta, la ragazza ha tentato di chiedere aiuto con un telefono, ma è stata scoperta e poi colpita con una spranga di ferro. A questo punto, Donatella ha finto di essere morta. I tre assassini, convinti che entrambe fossero morte, le hanno rinchiuse nel bagagliaio di una FIAT 127, lasciata in viale Pola, nel quartiere Trieste di Roma. Quando ha capito che gli assassini si erano ormai allontanati, Donatella ancora sconvolta ha iniziato a urlare e a colpire il bagagliaio.
Fortunatamente un metronotte si è accorto dei rumori e ha allarmato i Carabinieri. Il fotoreporter Antonio Montefonte, venuto a conoscenza dell’allarme, si è recato sul posto e ha così potuto fotografare il salvataggio di Donatella e il terribile ritrovamento del corpo senza vita di Rosaria. Colasanti è stata subito trasportata in ospedale, con ferite gravi e seri danni psicologici.
Circeo: l’arresto e com’è finito il processo
Giovanni Guido e Angelo Izzo sono stati subito arrestati, invece Andrea Ghira è divenuto un latitante. Dopo qualche mese, quest’ultimo ha scritto una lettera ai due amici, intercetttata dagli inquirenti, dove gli assicurava che sarebbero presto usciti “per buona condotta”. Non solo, nel messaggio minacciava di uccidere Donatella se avesse parlato contro di loro in tribunale.
Nel processo, Donatella è stata rappresentata dall’Avvocata Tina Lagostena Bassi. Inoltre, varie associazioni femministe si sono costituite parte civile e hanno preso parte al processo. La sentenza di primo grado, durante il processo del massacro del Circeo, è arrivata il 29 luglio del 1976 con la condanna all’ergastolo senza nessuna attenuante per Izzo e Guido e in contumacia per Ghira.
Circeo: che fine ha fatto Andrea Ghira?
Andrea Ghira del massacro del Circeo non è mai stato arrestato. Solo in seguito è stato scoperto che il ragazzo è riuscito a fuggire in Spagna e ad adottare una falsa identità, quella di Massimo Testa de Andreas. Si è arruolato nella legione straniera spagnola, Tercio, dalla quale è stato espulso nel 1994 per abuso di stupefacenti. Si è poi stabilito a Melilla, dove è morto per overdose. La vera identità di Massimo Testa de Andreas è stata scoperta solo nel 2005, quando il cadavere è stato riesumato e identificato con l’esame del DNA. Alcuni familiari delle vittime e Donatella Colasanti non hanno, però, riconosciuto tale conclusione.
Bensì pensavano che il cadavere appartenesse a un parente di Ghira. Tale deduzione ha trovato un piccolo riscontro quando è uscita fuori una foto scattata dai carabinieri a Roma nel 1995, che ritrae un uomo molto simile a Ghira. Ma nel 2016, un’altra perizia, ha confermato che il corpo era quello di Ghira.
Circeo, che fine hanno fatto Giovanni Guido e Angelo Izzo
Nel 1977, Izzo e Guido hanno preso in carcere in ostaggio una guardia, per cerca di evadere, ma invano. Nel 1980, la sentenza in appello è stata modificata e ridotta a 30 anni per Guido, il quale si è dichiarato pentito. Per Izzo e Ghira è stato, invece, confermato l’ergastolo. Nel 1981, Giovanni Guido è riuscito a evadere dal carcere di San Gimignano ed è fuggito a Buenos Aires, dove è stato riconosciuto e arrestato circa due anni dopo. Durante l’estradizione, nel 1985, Guido è riuscito di nuovo a fuggire e a raggiungere il Libano. Ma ecco che nel 1994 è stato nuovamente arrestato a Panama. Qui si era rifatto una nuova vita, vendendo auto.
In quello stesso anno è stato estradato in Italia. Nel 1993, intanto, Izzo è riuscito ad allontanarsi dal carcere di Alessandria, durante un permesso premio. Ha raggiunto la Francia, ma è stato catturato a Parigi e poi estradato in Italia. Nel 2004, i giudici del tribunale di sorveglianza di Palermo hanno deciso di dare a Izzo la semilibertà. Un errore fatale, in quanto nel 2005 Izzo ha rapito e ucciso con un’altra persona due donne, ovvero Maria Carmela Linciano e Valentina Maiorano, moglie e figlia di Giovanni Maiorano, un uomo che aveva conosciuto nel carcere di Campobasso.
Sono tante le polemiche nate per questi due omicidi, in quanto Izzo non doveva trovarsi in semilibertà dopo il massacro del Circeo. Alla fine nel 2007, Izzo è stato di nuovo condannato all’ergastolo. Nel 2008, Guido è stato affidato ai servizi sociali e, l’anno successivo, approfittando di uno sconto di pena con l’indulto, è tornato in libertà. La sorella di Rosaria Lopez, Letizia, si è opposta a questa decisione.
Circeo, Donatella Colasanti: cosa le è successo dopo il massacro
Donatella Calasanti chiaramente non si è mai più ripresa dopo quanto accaduto. Negli anni successivi ha raccontato la sua storia e nel 1997 ha raccontato di aver ricevuto delle telefonate minatorie. Quando sono state uccise Maria Carmela Linciano e Valentina Maiorano, Donatella ha affermato che qualcuno avrebbe dovuto pagare per aver concesso quella semilibertà a Izzo.
Donatella Calasanti è morta il 30 dicembre del 2005 a soli 47 anni, a causa di un tumore al seno. Le sue ultime parole sono state “Battiamoci per la verità”. Nel 2020, la sua casa è diventata un centro antiviolenza.
Immagine in evidenza tratta dalla docu-serie di Rai 1 e Paramount+.