Fedha, la prima giornalista con intelligenza artificiale: perché il futuro fa paura
Ultimo aggiornamento 12 Aprile 2023 9:33 pm by Redazione
L’intelligenza artificiale fa progressi con la sua prima giornalista. Una notizia, questa, che spaventa non poco il mondo. Una novità che sta facendo parlare e che arriva dal programma televisivo Kuwait News. La trasmissione ha presentato la prima conduttrice creata con AI, l’intelligenza artificiale, che ha anche un nome: Fedha. Questa è la prima volta che una giornalista basata sulla tecnologia che ormai sta prendendo piede in tutto il mondo parla sul piccolo schermo. Fedha è una conduttrice televisiva che è stata pensata per interagire con il pubblico di Kuwait News come se fosse un vero essere umano. Ma cos’è che spaventa in tutto questo?
Giornalista con intelligenza artificiale: chi è Fedha
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“Sono Fedha, la prima presentatrice in Kuwait che lavora con l’intelligenza artificiale a Kuwait News. Che tipo di notizie preferite? Sentiamo le vostre opinioni”
Meet Fedha, a Kuwaiti news outlet’s new AI-generated presenter https://t.co/3b3VYSmjAa pic.twitter.com/80FHmDhSEj
— New York Post (@nypost) April 12, 2023
Così si è presentata Fedha, questa prima giornalista televisiva basata sull’AI. Sebbene parli arabo, la ‘conduttrice’ non è stata creata con un look che viene comunemente usato dalla maggior parte dei residenti del posto. Infatti, Fedha è una donna che non indossa il velo, ben lontana da una comune kuwaitiana. Un passo in avanti, che ha un precedente.
In Cina, l’agenzia di stampa Xinhua News Agency, nell’anno 2018 aveva condiviso un video in cui a dare le notizie era un algoritmo di simulazione video che riproduceva il suono della voce del giornalista Zhang Zhao. Questa volta, però, nel 2023 siamo arrivati a una situazione ben più sorprendente.
Il vicedirettore di Kuwait News, Abdullah Boftain, ha dichiarato che il nome Fedha deriva da “un vecchio nome kuwaitiano” che rappresenta l’argento. L’idea che i robot siano di colore argento ha portato a prendere questa decisione. Lo scopo iniziale è quello di far leggere alla giornalista basata sull’intelligenza artificiale le notizie. In futuro potrebbe avere la capacità di svolgere ruoli più complessi.
Perché l’intelligenza artificiale spaventa
Da ormai qualche settimana, si parla dei timori legati al futuro condiviso con l’intelligenza artificiale. C’è chi è già convinto che la tecnologia riuscirà un giorno a rubare a tutti il proprio lavoro. Come fa sapere Goldman Sachs, una banca di investimento degli Stati Uniti, l’AI potrebbe sostituire circa 300 milioni di lavoratori! Questo significa che questi posti di lavoro verrebbero occupati dall’intelligenza artificiale e non più dall’essere umano. L’unica cosa sicura è che il tempo potrà darci le risposte che cerchiamo al riguardo, mentre molti temono che questo sia l’inizio della fine per molti lavori comuni di vari settori, come quello della produzione.