21 Novembre 2024
Cos'è

Perché è nata la Costituzione Italiana e quando: il riassunto

Ultimo aggiornamento 19 Febbraio 2023 2:16 pm by Redazione

Cos’è la Costituzione Italia e perché è stata creata? Si tratta della legge fondamentale dello Stato Italiano, che indica le norme da seguire per regolare la vita sociale e per l’ordinamento dello Stato. È composta da 139 articoli, divisi a loro volta in quattro sezioni: Principi Fondamentali (art. 1-12), Diritti e Doveri dei cittadini (13-54), Ordinamento della Repubblica (55-139) e Disposizioni transitorie e finali. La Costituzione Italiana è nata il 31 gennaio 1947 quando la commissione di 75 seggi ha sottoposto all’Assemblea Costituente un testo che è stato approvato il 22 dicembre 1947. Ufficialmente il testo è entrato in vigore l’1 gennaio 1948. La Costituzione è stata firmata da Enrico De Nicola (Presidente della Repubblica) e controfirmata da Alcide De Gasperi (Presidente del Consiglio) e Umberto Terracini (Presidente dell’Assemblea Costituente).

Perché è nata la Costituzione Italiana?

La Costituzione Italiana è nata per ricostruire l’Italia dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e la fine del fascismo. Per questi motivi, il governo provvisorio il 2 giugno 1846 chiese ai cittadini se far rimanere l’Italia una Monarchia o se far nascere la Repubblica. Con questo referendum gli italiani scelsero la Repubblica. Così è stata costituita l’Assemblea Costituente con l’obiettivo di redigere una nuova Costituzione per l’Italia.

Il riassunto della Costituzione Italiana: i principi fondamentali

Quali sono i principi fondamentali della Costituzione Italiana? Sono i primi 12 articoli a esprimerli, concordati da rappresentanti di tutti i partiti per indicare le caratteristiche dello Stato. Questi principi fondamentali e la prima parte della Costituzione sono caratterizzati da riconoscimenti di diritti civili e politici essenziali, garantiti nell’immodificabilità, dall’uguaglianza davanti alla legge e dall’inviolabilità dei diritti dell’uomo. Sono anche riconosciuti i diritti della famiglia e quelli alla salute, la libertà delle arti e delle scienze, e il diritto all’istruzione.

L’articolo 1 dichiara che l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Inoltre, si parla anche delle libertà che nessuno può violare che sono appunto i diritti umani. I principi fondamentali della Costituzione riguarda dunque il diritto dell’integrità fisica della persona, al nome, alla privacy ecc… Vi sono poi i diritti sociali costituiti dalla libertà di parola, di religione, di riunione, di stampa e di pensiero. Infine, tra i diritti politici sono fondamentali il diritto alla partecipazione alle cariche pubbliche e il diritto al voto.

Costituzione Italiana riassunto: diritti e doveri

Insieme ai diritti civili e politici, vi sono anche i diritti sociali. Questi hanno come obiettivo quello di guidare la società verso l’uguaglianza sostanziale con un programma politico-sociale. Questo trova espressione nell’articolo 3, comma seconda.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli d’ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese

I diritti dei cittadini non sono riconosciuti solo come un singolo individuo, ma anche nelle formazioni sociali, come la famiglia, la comunità locale, i partiti, le associazioni e altro. Oltre i diritti, vi sono anche i doveri dei cittadini come fedeltà alla Repubblica, il dovere dei genitori di prendersi cura dei figli, di difendere la patria e di votare, e il pagamento delle imposte.

Seconda parte della Costituzione dello Stato

La seconda parte è caratterizzata dalla struttura dell’ordinamento statale. Stiamo parlando del Parlamento, del presidente della Repubblica, del presidente del Consiglio dei ministri e il governo, la magistratura. Sempre in questa seconda parte della Costituzione vengono elencate le funzioni le Regioni, le Province e i Comuni.

Lo Stato italiano ha sperato, come altri Paesi, ha separato i tre poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario.

  • Legislativo spetta al Parlamento formato dal Senato della Repubblica e dalla camera dei deputati. In sostanza hanno il compito di preparare, formulare e approvare le leggi.
  • Esecutivo spetta al Governo formato da un Consiglio dei Ministri presieduto dal Presidente del Consiglio. In poche parole, devono applicare le leggi e attuare i servizi.
  • Giudiziario spetta alla Magistratura che si occupa dell’applicazione delle sanzioni per i cittadini che non rispettano le leggi dello Stato.

Infine, è importante sapere che vi è in Italia la partitocrazia. Si tratta del “regime politico in cui il potere e la vita politica dello Stato stesso ruotano intorno ai partiti, i quali si costituiscono agli organi previsti dalla Costituzione”, come riporta Wikipedia.

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