13 Dicembre 2024
Storia

Storia dell’Iran in breve: il riassunto fino a oggi

Il riassunto della storia dell’Iran prende inizio da una delle civiltà più antiche della Terra, precisamente dal 4000 a.C., da cui è possibile capire cosa sta accadendo oggi. Questo Stato ha visto negli anni susseguirsi varie civiltà e religioni. Una complessa storia, che ci porterà a fare un viaggio e così un tuffo nel passato, per dare uno sguardo a ciò che succede oggi. In Iran, repubblica islamica che si affaccia sul Golfo Persico, nel 2023 si sono registrate varie rivolte e si parla addirittura di avvelenamento ai danni di 900 studentesse. Si tratta di un Paese dove purtroppo ancora oggi è difficile, se non impossibile, esprimere la propria opinione ed essere se stessi. Questo ciò che si evince dalle terribili notizie che arrivano oggigiorno.

Riassunto Iran: dalla Presistoria

Questo è un periodo che parte dal 98.000 a.C. a finisce al 650 a.C. di cui i primi reperti archeologici riguardano il Paleolitico e il Neolitico. I primi insediamenti umani risalgono al IV millennio a.C. quando gli Elamiti fondarono la capitale Susa, quella che è oggi è Shush. Si stabilirono qui nel XII secolo a.C. le tribù indoeuropee antiche discendenti dei persiani, precisamente nella zona Shiraz. I Medi, invece, occuparono l’aerea nordoccidentale.

Riassunto Iran Impero Achemenide

In questo caso ci riferiamo al periodo che va dal 650 a.C – 330 d.C., con Achemene – capo di una tribù assira – creò con il proprio nome la Dinastia Achemenide. Da qui iniziò il famoso Impero Persiano. Il suo discendente Ciro il Grande, il quale sconfisse l’Impero dei Medi e iniziò la conquista di quella che oggi è la Turchia. Venne, però, trucidato durante una dura lotta che arrivò quando rapì il figlio della Regina dei Massageti. Suo figlio, Cambise, conquistò quasi tutto l’Egitto. Il suo trono venne usurpato e morì in modo misterioso nel corso di una spedizione militare nel deserto. A rendergli giustizia ci pensò Dario, il quale liberò Persia e iniziò la costruzione di Persepoli. Il suo regno fu caratterizzato da riforme amministrative, ma anche da importanti progetti su infrastrutture.

Dario iniziò a conquistare vari territori tra cui la costa egea di quella che oggi è la Turchia, arrivando fino in Tracia e Macedonia. Iniziò anche un’invasione nella Grecia, per poi ritirarsi. I conflitti tra persiani e greci finirono nel 449 a.C. con la Pace di Callia.

L’impero di Alessandro Magno e di Sasanide: il periodo più importante

Alessandro Magno segnò la fine dell’Impero Achemenide. Con il suo esercito sconfisse gli eserciti persiani, conquistando i vari territori. Il suo impero arrivò fino in India. Dopo la sua morte nel 323 a.C. cadde, segnando in modo profondo la storia dell’Iran. Il suo successore fu Seleuco Iche, il quale regnò su Siria, Persia, Asia Minore e Mesopotamia. Questo impero Seleucide finì con la sconfitta svolta dall’Impero dei Parti, che si diffuse nella Penisola Arabica. Da qui prese inizio un periodo di riforme economiche e militari. Per più di 400 anni l’Iran fu una grande potenza. Dopo circa 700 anni di guerre i Persiani persero contro i musulmani a Hilla.

Inizia il Califfato in Iran

Dal 651 al 1.219 ci fu il periodo del Sultanato e del Califfato, che iniziò quando terminò l’Impero Sasanide. I musulmani conquistarono i territori persiani, segnando un importante periodo della storia dell’Iran. Iniziò così il Califfato omayyade. Questo portò inevitabilmente all’evvento dell’islam, al quale si convertirono la maggior parte dei persiani. La lingua adottata fu da ora in poi quella araba. La morte del Califfo portò a una guerra civile e alla Rivoluzione Abbaside, che segnò la fine dell’impero arabo. Questo fu un periodo importante per i settori di scienza, arte e cultura.

Sunnismo e Sciismo, storia in breve dell’Iran

Dal 1.219 al 1.370 segnò l’inizio della storia del Sunnismo e del Sciismo. L‘invasione di Gengis Khan portò al termine la dominazione della Turchia. Un periodo di terrore e morti, con le città della Persia distrutte. Il farsi venne riproposto come lingua ufficiale e nacque la storia religiosa dell’Iran con cittadini sunniti in maggioranza, anche se non mancavano i gruppi sciiti.

Impero di Tamerlando in Iran e l’impero safavide

L’imperò iniziò a subire dei contraccolpi con diverse religioni che coesistevano in Iran. Per questo dal 1.370 al 1.507 fu un periodo caratterizzato dall’invasione di Tamerlano, un terribile tiranno. Amava l’arte e fondò un impero vasto con quelle che oggi sono Uzbekistan, Kazakistan, Turkmenistan e Kirghizistan. Alla sua morte iniziarono vari scontri.

Ismail Safavi, discendente di una confraternita sciita, riuscì a conquistare la zona centrale dell’Iran, proclamandosi Scià di Persia. Questo fu un periodo di rinascita con l’Impero Safavide. Lo Sciismo diventò la religione di stato e la Persia diede inizio e un grande periodo con l’Europa di commerci. Ma coloro che arrivarono dopo causarono la caduta della Dinastia Safavide nel 1666, con un Iran lasciato nel caos. Lo Scià Nadir, nel 1729, arrivò fino in India, portando a casa un bottino di gioielli che oggi si trovano al Museo dei Gioielli di Teheran. Il suo successore, Karim Khan, trasferì la capitale a Shiraz.

La dinastia Pahlavi, verso la modernità in Iran

La dinastia Pahlavi iniziò nel 1921 quando Reza Khan, con un colpo di Stato, si impose al governo e si auto-incoronò Scià. Parliamo di un sovrano moderno che cercò di portare nel Paese grandi innovazioni, migliorando la sanità, la rete di trasporti e l’istruzione. Tentò anche di abolire il potere della religione, promuovendo l’abbigliamento occidentale e abolendo il chador. Ma la sua visione non venne considerata da tutti positivamente. Durante la Seconda Guerra Mondiale appoggiò i nazisti e causò l’invasione britannica e sovietica. Questo lo portò a trovare rifugio in Sud Africa, dove morì nel 1944. Prese la guida del paese il figlio Mohammad. Infine, nel 1951 Mossadeq diventò il primo ministro, ma venne ucciso durante un colpo di Stato.

Storia Iran dal 1.979 a oggi con la Rivoluzione iraniana e la Repubblica islamica

C’erano da una parte le forze di opposizione laiche che volevano delle riforme più rapide, ma anche i gruppi islamici più conservatori contro le novità. Diventò un personaggio di riferimento, il leader spirituale l’ayatollah Khomeini. Quest’ultimo guidò rivolte e rivoluzioni. Ma lo scià cercò di difendersi con i servizi segreti, uccidendo e torturando. Morirono centinaia di persone che si ribellarono con l’imposizione della legge marziale nel 1978. Da questo momento, venne meno il sostegno degli Stati Uniti e lo scià lasciò il Paese. Il leader Khomeini creò una leadership sia dal punto di vista spirituale che di quello politico.

Arrivò la proclamazione della Repubblica Islamica dell’Iran e Khomeini entrò così nella storia dell’Iran. Ma il Paese continua ancora a vivere tensioni dal punto di vista politiche, con le grandi potenze del mondo. Il popolo viene messo a dura prova con le varie sanzioni economiche e con il fatto che c’è poca possibilità di parola.

Oggi l’Iran è una Repubblica islamica presidenziale teocratica. La sua capitale è Teheran, la lingua ufficiale è il persiano e il leader è Ali Khamenei (Guida Suprema, massimo esponente nazionale del clero sciita).

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