27 Luglio 2024
Film e Serie TVStorie vere

Missing, Il caso di Lucie Blackman: la storia vera e chi è Joji Obara

Dal 6 luglio 2023 è disponibile su Netflix Missing, Il caso di Lucie Blackman. Si tratta di un documentario che racconta una delle storie di cronaca nera più drammatiche legate al Giappone. Protagonista è la povera Lucie, un’assistente di volo inglese che scompare nel nulla. Il nuovo documentario di Netflix ha il compito di ripercorrere tutte le tappe delle indagini arrivando alla fine alla tragica verità. Ma vediamo ora insieme qual è la storia vera di Lucie Blackman.

Missing, Il caso Lucie Blackman: di cosa parla

Il documentario su Netflix Missing, Il caso Lucie Blackman si apre con la 21enne che si trasferisce da Londra a Tokyo per vivere una nuova esperienza. Tre settimane dopo la partenza, i familiari e gli amici della giovane assistente di volo britannica restano sconcertati quando scoprono che è scomparsa. Iniziano così le indagini, guidate da detective giapponesi. Un film avvincente, che purtroppo racconta una storia vera. Nella speranza di trovare Lucie ancora viva, i detective finiscono nei quartieri più brutti di Tokyo, dove si ritrovano a scoprire la verità sulla tragica morte della ragazza.

Lucie Blackman storia vera: dalla scomparsa alla verità sull’omicidio

missing, lucie blackman: la vera storia
Crediti: Netflix

Risale all’anno 2000 il momento in cui Lucie Blackman decise di lasciare Londra con la sua amica Louise Phillips per vivere una nuova esperienza di lavoro in Giappone per un anno. A maggio del 2000, a Tokyo, le due ragazze decidono di lasciare il lavoro di assistenti di volo per lavorare come hostess in un bar, nel quartiere di Roppongi. Questa nuova mansione prevedeva anche degli appuntamenti pagati ogni mesi, chiamati i dōhan. Precisamente l’1 luglio del 2000, Lucie uscì con un cliente del bar per un appuntamento e non tornò più a casa.

Il giorno seguente, la sua amica Louise ricevette una chiamata da un uomo misterioso, il quale le disse che Lucie si era unita a una setta religiosa e che non l’avrebbe più rivista. Immediatamente la ragazza si mise in contatto con la famiglia Blackman e, nei giorni successivi, in Giappone arrivarono anche il padre Tim e la sorella Sophie. Le indagini non portavano da nessuna parte, finché sette mesi dopo la scomparsa, il corpo di Lucie Blackman fu ritrovato in una grotta sul mare in un piccolo villaggio di pescatori.

Chi uccise Lucie Blackman? L’assassino si chiama Joji Obara, il quale fu arrestato nel 2002 accusato di rapimento, omicidio, smaltimento del corpo e stupro. Non uccise solo Lucie, ma fu accusato di aver brutalmente ucciso la modella australiana Carita Ridgway e stuprato altre 8 donne. Dopo il processo, fu scagionato per l’omicidio di Lucie per mancanza di prove, ma condannato comunque all’ergastolo per gli altri stupri e la morte di Ridgway. Finalmente nel 2008 fu ritenuto il colpevole della morte di Lucie.

Chi è Joji Obara, l’assassino di Lucie Blackman

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Crediti: Netflix

Joji Obara è un coreano-giapponese nato con il nome Kim Sung-jong. Si ritiene che abbia stuprato tra le 150 e le 400 donne. Nel 2007 fu incarcerato a vita per le varie accuse di omicidio e stupro. L’High Court di Tokyo nel 2008 l’ha finalmente considerato colpevole del rapimento, smembramento e smaltimento del corpo di Lucie Blackman.

Joji Obara era un tossicodipendente, che aveva sviluppato un comportamento criminale. Somministrava droghe alle sue vittime per rapirle e stuprarle. Inoltre, registrava i suoi crimini con delle videocassette: 400 sono state recuperate dalla polizia. Ovviamente, Obara si trova attualmente in carcere a scontare la sua pena fino alla morte.

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