27 Luglio 2024
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Veerappan: l’uomo più ricercato dell’India – Tutta la storia vera

Dal 4 agosto 2023 è disponibile su Netflix Veerappan: l’uomo più ricercato dell’India. Si tratta di una nuova docuserie che si occupa di portare sul piccolo schermo la vera storia del contrabbandiere più temuto in India. Per le forze dell’ordine la caccia all’uomo è durata ben 20 anni. Koose Munisamy Veerappan ha svolto la sua attività di criminale per ben 36 anni, rapendo importanti politici per ottenere un riscatto. Non solo, è stato anche accusato di contrabbando di legno di sandalo e bracconaggio di elefanti nelle boscaglie e nelle foreste degli stati di Tamil Nadu, Karnataka e Kerala. Ma vediamo insieme chi era Veerappan, dai crimini alla cattura e la morte.

Chi era Veerappan? La moglie e le due figlie oggi

Veerappan è nato nello Stato di Madras il 18 gennaio 1952, precisamente a Gopinatham, in India. L’uomo più ricercato dell’India è morto il 18 ottobre 2004 a Papparapatti. Nel 1990 si è sposato con Muthulakshmi, da cui ha avuto due figlie, Vidya Rani e Prabha. Tutti insieme hanno vissuto nelle foreste delle aree di confine Tamil Nadu, Karnataka e Kerala. Anche Muthulakshmi è stata arrestata per aver aiutato la banda del marito nei vari crimini. In particolare, contro di lei sono state presentate cinque accuse, tra omicidi e contrabbando del legno tra il 1991 e il 1993. Muthulakshmi è stata tuttavia assolta insieme ad altre 10 persone, mentre 13 dei suoi parenti sono stati, invece, condannati.

Dopo l’assoluzione la vedova di Veerappan ha annunciato che avrebbe iniziato delle attività di servizio sociale per aiutare le persone della banda. Pare abbia presentato ricorso contro il regista A.M.R. Ramesh per come ha mostrato sullo schermo la morte del marito nel suo film Attahasa. Per questo, ha ottenuto un risarcimento di 25 lakh. Inoltre, Muthulakshmi si è presentata alle elezioni del 2006 dell’Assemblea del Tamil Nadu, senza ottenere il risultato sperato. Le sue ambizioni politiche sono state sostenute dall’immagine di Robin Hood di suo marito. Nel gennaio del 2018 ha fondato la Mann Kaakkum Veerathamizhar Peramaippu, una Federazione composta da cittadini del Tamil coraggioso. Così ha tentato di fare pressione al governo per ottenere acqua dolce per gli agricoltori. Le due figlie Vidya Rani e Prabha pare studino ingegneria.

La storia di Veerappan: l’uomo più ricercato dell’India

Inizialmente Veerappan lavorava come contrabbandiere con lo zio Saalvai Gounder, uccidendo elefanti per ottenere le loro zanne. Dopo di che, ha deciso di iniziare a praticare questa attività con altri bracconieri, uccidendo circa 3mila elefanti. La prima volta è stato arrestato nel 1972. Dopo un primo omicidio, commesso a 17 anni, ha iniziato a uccidere tutti coloro che si opponevano alle sue attività di contrabbandiere, come agenti di polizia e funzionari forestali. L’omicidio di un uffuciale forestale ha portato il governo indiano a interessarsi a lui.

Veerappan uccideva chiunque potesse apparire come possibile nemico, come un uomo del suo villaggio natale che aveva semplicemente viaggiato su un’auto della polizia. Per via della forte instabilità politica, riusciva a fuggire da uno Stato all’altro. Ha continuato così liberamente con i suoi omicidi, uccidendo tutti coloro che sospettava come informatori della polizia. La più grande uccisione di massa di Verrappan è avvenuta il 9 aprile 1993, quando ha posizionato delle mine antiuomo sotto i due veicoli su cui viaggiavano 41 agenti della polizia, uccidendone 22. Questo attentato è noto come l’esplosione del Palar.

Nel 1992 i governi del Karnataka e del Tamil Nadu hanno iniziato a formare una task force speciale, che ha dovuto intensificare le operazioni nel tempo per catturarlo. Attraverso queste missioni, guidate da Sanjay Arora e Shankar Bidari, la banda è stata ridotta a soli 5 membri. Dopo di che, la task force ha arrestato, nel 1993, la moglie di Veereppan, la quale è stata assolta da tutte le accuse. Nell’anno 2000 il criminale ha rapito l’attore Rajkumar, per cui sono condotti vari negoziati dalla polizia del Karnataka. In particolare, R. Gobal – editore della rivista Tamil Nakkeeran – è stato coinvolto in vari colloqui con Veerappan. L’attore è stato trattenuto per 108 giorni e poi rilasciato a novembre del 2000. Un funzionario della polizia ha fatto sapere, in seguito, che il governo del Karnataka ha pagato il riscatto per la sua liberazione.

Nel 2002 c’è stato il rapimento di H. Nagappa, l’ex ministro del Karnataka. Le task force speciali di Karnataka e Tamil Nadu hanno collaborato per il suo rilascio. Ma Nagappa è stato trovato morto tre mesi dopo in una foresta. Veerappan ha rapito diversi funzionari delle polizia e volti importanti del governo per ottenere i riscatti, che pare siano stati pagati in modo non ufficiale. Si pensa che Veerappan abbia seppellito diverse quantità di denaro in varie zone della foresta. Nel 2002, la polizia è riuscita a trovare 3,3 milioni di rupie dai membri della sua squadra.

Koose Muniswamy Veerappan: com’è morto e le varie reazioni

Il 18 ottobre 2004, Veerappan e tre dei suoi alleati sono stati uccisi dalla task force speciale del Tamil Nadu e dalla N.K. Senthamarai Kannan, capitanata da K Vijayakumar. L’uccisione dell’uomo più ricercato dell’India è avvenuta vicino al villaggio di Papparapatti, nel distretto Dharmapuri. Un poliziotto sotto copertura ha attirato Veerappan e i suoi uomini in un’ambulanza con la promessa che gli avebbe portati a Dharmapuri per effettuare delle cure mediche. L’operazione è stata chiamata Operazione Cocoon. Sono morti con Veerappan anche i suoi soci Sethukuli Govindan, Chandre Gowdar e Sethumani.

Molte persone del posto hanno pianto per la morte di Veerappan, in quanto era stato dipinto come un nuovo Robin Hood e un eroe del posto. Vari attivisti per i diritti umani si sono detti convinti che il criminale sia stato ucciso dalla polizia dopo varie torture. Veerappan è stato sepolto a Moolakkadu vicino a Mettur nel Tamil Nadu. La polizia aveva deciso di proseguire con la cremazione, ma i suoi familiari si sono opposti. Per la sepoltura, si sono presentati sul posto migliaia di persone. Si è conclusa così l’attività del temutissimo Koose Muniswamy Veerappan, il quale è stato il bandito più ricercato di tutta l’India.

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